Aefi - Associazione esposizioni e fiere italiane

Rassegna stampa

Il Sole 24 ore

18/02/2012

Il business del collezionismo

Gli affari dell'arte a Modenantiquaria

di A.A.V.V

IN FIERA - A Unica Fine Art Expo partecipano 200 gallerie Nomisma stima in 1,4 miliardi di euro il giro d'affari del settore

MILANO
Sottile e poco internazionalizzato il mercato dell'Antiquariato gode ancora di buona salute in Italia. Al punto da riuscire ad attraversare la congiuntura senza quella débâcle che molti osservatori avevano previsto e molti operatori temuto. La prova del nove ci sarà comunque oggi, a Modena Fiere, dove c'è infatti l'appuntamento con Unica Fine Art Expo, la manifestazione di alto antiquariato che offre un panorama completo dell'arte antica, grazie alla rassegna Excelsior focalizzata sulla produzione dell'800, alle antichità per esterni di Petra fino ai gioielli, le suppellettili e i mobili più rari di Modenantiquaria.
A partecipare sono oltre 200 gallerie che porteranno le loro proposte su un'area di 20mila metri quadrati.
L'appuntamento sarà anche l'occasione per fare i conti del settore che sono stati analizzati nel Focus 2012 sull'arte antica da Nomisma e dall'Università Lum Jean Monnet di Bari. Marco Marcatili, analista di Nomisma, premette che «è un mercato molto difficile da monitorare, anche per via dei diversi canali su cui si muove: quello delle aste, poi quello delle gallerie e infine quello degli antiquari e dei commercianti». Il giro d'affari complessivo dell'arte in Italia, rilevato dall'Osservatorio, è stimato in 1,4 miliardi di euro. Di questa cifra circa il 57% è costituito dal segmento dell'antico e dell'Ottocento. Guardando al trend «è un fatto che le compravendite si siano ridotte ma il mercato, in Italia, ha retto, se guardiamo a quello che è accaduto nel resto d'Europa – interpreta Marcatili –. Hanno avuto buoni risultati, tra gli old masters, soprattutto i dipinti antichi, mentre fatica l'oggettistica».
Ma dando la parola ai soggetti del settore, per il 33,3% di loro il giro d'affari del 2012 sarà in forte diminuzione, per il 36,1% in lieve diminuzione, per il 13,9% costante, per il 13,9% in lieve aumento, mentre soltanto il 2,8% si aspetta un forte aumento. I prezzi delle opere, invece, sono attesi in forte diminuzione per il 21,1%, in lieve diminuzione per il 42,1%, costanti per il 26,1% e in lieve aumento per il 10,5%. Marcatili osserva che «gli intermediari d'arte hanno fatto scelte di politica commerciale diversa rispetto agli altri intermediari. Se, per esempio, gli immobiliari, hanno mantenuto una certa rigidità sui prezzi, chi scambia pezzi d'antiquariato ha sostenuto il mercato, in questa fase congiunturale difficile, abbassando i prezzi».
Tornando all'Osservatorio, per l'antiquariato emerge comunque una marcata differenza con il rendimento atteso nel complesso sul mercato internazionale, così come la discrepanza tra l'Ottocento e l'antiquariato in Italia. Sulla base degli indici di prezzo, inoltre, solo l'Ottocento italiano avrebbe retto bene negli ultimi 5 anni, restituendo un rendimento medio annuo potenziale positivo e pari a 1,19%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

A.A.V.V

AEFI - Associazione Esposizioni e Fiere italiane

Via Emilia, 155 - 47921 Rimini - Tel: +39 0541-744229 Fax: +39 0541-744512 E-mail: info@aefi.it

P.IVA 03621660962 Copyright Aefi 2003-2024 - Tutti i diritti riservati