Rassegna stampa

Villa Erba affitta i congressi a Fiera Milano

(da.c.) Fiera Milano diventa, per così dire, ‘padrona’ di Villa Erba. Tra due settimane, il 19 dicembre, l’assemblea dei soci del polo espositivo dovrà dare il via libera all’accordo con ‘Fiera Milano Congressi’, società del gruppo Fiera Milano guidata dal deputato ciellino Maurizio Lupi (uno degli uomini più vicini al governatore della Lombardia, Roberto Formigoni). Villa Erba affitterà il ramo di azienda dei congressi – sostanzialmente, il suo core business – in cambio di 700mila euro nel 2006 e di 750mila euro nel 2007. L’operazione è stata pensata per recuperare il ‘buco’ finanziario prodotto dalla mancata organizzazione delle fiere tessili trasferite al Portello. Ma non è la sola. I quattro soci pubblici del centro espositivo – il Comune di Como, il Comune di Cernobbio, Villla Saporiti e la Camera di Commercio di Como – stanno infatti votando in queste settimane, nelle rispettive assemblee, la modifica dei patti parasociali. In pratica, si allunga la durata della concessione alla società Villa Erba Spa per diluire i tempi (e quindi i costi) degli ammortamenti e dare alla stessa Villa Erba Spa la chance di rinegoziare i mutui. Il presidente del centro espositivo, Marco Ambrosini, spiega i motivi di questa scelta. «Intanto – dice – non bisogna parlare di cessione di Villa Erba a Fiera Milano, ma di affitto di un ramo d’azienda, quello dei congressi. In questo modo, sarà possibile utilizzare il brand di Fiera Milano per il rilancio di Villa Erba. E in ogni caso, ci teniamo stretti lo sviluppo, le fiere e le manifestazioni che fanno parte del nostro pacchetto iniziative: Comocrea, Sanità futura e Proposte». Ambrosini conferma l’ipotesi di accordo economico con Fiera Milano Congressi: «La base è 700mila euro per il primo anno e 750mila per il secondo». Il calendario degli eventi sarà gestito in collaborazione tra le due società, a Villa Erba saranno garantiti una ventina di giorni di uso esclusivo (sono previsti dalla convenzione con i soci pubblici per eventuali iniziative politiche), mentre a Fiera Milano Congressi sarà riconosciuto un rimborso nell’eventualità che Villa Erba organizzi manifestazioni oltre quelle previste. I commenti all’operazione, fino a questo momento, sono stati pochi. E tutti improntati a una certa prudenza. Da Palazzo Cernezzi, l’ex candidato sindaco del centrosinistra, Giovanni Moretti, bolla però l’accordo come negativo. «Il contratto tra Villa Erba e Fiera Milano Congressi non è ancora noto nei suoi dettagli – dice Moretti – ma la mia sensazione è che non rimarrà grande spazio per noi comaschi. Il problema è che questa intesa sembra quasi un atto dovuto, il trasloco delle fiere tessili comporta un minore incasso di 800mila euro all’anno. Una cosa è certa. Villa Erba era nata per essere il motore dell’industria manifatturiera della nostra provincia, adesso si appresta a diventare una dependance di Fiera Milano. Una conclusione amara di un percorso che probabilmente poteva essere diverso», conclude Moretti. Meno pessimista sul futuro è il sindaco di Cernobbio, Simona Saladini Borra, che in consiglio comunale ha difeso l’accordo con Fiera Milano Congressi. «Per noi e per tutto il territorio – spiega la Saladini – può rappresentare una grossa opportunità. Negli ultimi anni Como si è chiusa in se stessa e sono mancate grosse spinte che potessero rimetterci in carreggiata, al pari di altre realtà economiche». Il sindaco di Cernobbio si dice favorevole alla partnership di Fiera Milano Congressi anche perché «quest’ultima, ha tutto l’interesse di lavorare bene. Fiera è socio di maggioranza in Villa Erba Spa, se le cose si mettessero al peggio dovrebbe ricapitalizzare. Un’eventualità che probabilmente anche loro vorranno scongiurare». Perché l’intesa funzioni, tuttavia, la Saladini chiede un passaggio ulteriore. E in questo senso si è fatta promotrice di una richiesta ufficiale rivolta a tutti i soci di Villa Erba Spa. «Bisogna creare un Convention Bureau – spiega il sindaco di Cernobbio – In sostanza, dobbiamo fare in modo che l’organizzazione degli eventi garantita da Fiera Milano Congressi abbia una ricaduta economica certa sul territorio. Villa Erba deve quindi diventare agenzia di se stessa e in questo senso ho chiesto che venisse inserita una clausola specifica nel contratto che voteremo il prossimo 19 dicembre».

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