
Vicenza fa squadra con Verona
Se il motto è fare squadra, ecco la prima formazione: Fiera di Vicenza, Fiera di Verona, Regione Veneto, Banca popolare di Vicenza, Banco popolare di Verona, Banca Antonveneta. Si gioca a Padova e l’obiettivo è portare a casa PadovaFiere. L’avversario di turno è francese, il gruppo Gl Events, che ha già presentato un’offerta per l’acquisto dell’ente patavino: dieci milioni di euro per l’attività operativa, le manifestazioni, la gestione; più un milione di euro all’anno di affitto per il patrimonio immobiliare che, insieme ai debiti, rimarrà in una società ad hoc creata dagli attuali soci pubblici. Ieri si sono riuniti i cda delle Fiere di Vicenza e Verona, presieduti rispettivamente da Manuela Dal Lago e Luigi Castelletti, che hanno deliberato di costituire una newco, una nuova società, che avrà come primo obiettivo quello di costituire quel polo fieristico regionale auspicato da tempo da Giancarlo Galan. Lo stesso Galan che, tramite la finanziaria regionale Veneto Sviluppo, ha dimostrato il proprio plauso in maniera concreta, sottoscrivendo il 5 per cento delle quote. Ma vicentini e veronesi, che hanno indossato, per una volta, una casacca dagli stessi colori, hanno fatto scendere in campo anche l’artiglieria pesante del potere finanziario: Banca popolare di Vicenza e Banco popolare di Verona, oltre a sottoscrivere il 5 per cento ciascuna della newco, così come Banca Antonveneta, saranno i registi e i consulenti economici dell’intera operazione. Resta da capire che tipo di offerta sarà presentata ai padovani, che on possono certo permettersi il lusso di cedere ad un prezzo inferiore di quello garantito dà Gl Events. Quindi, sul piatto, dovranno essere messi più dei 10 milioni promessi dai transalpini, oltre alla sistemazione della questione dei debiti e degli immobili. Di certo, l’offerta della newco ricalcherà lo schema predisposto dai francesi, che hanno previsto lo scorporo del fardello dei debiti, insieme al patrimonio immobiliare, da parte di PadovaFiere. Lo schema dell’operazione è noto: Padova mette in vendita il 75 per cento del capitale al miglior offerente. Se questo è italiano, tanto meglio, sennò, pace e amen. Comune, Provincia e Camera di commercio di Padova, gli attuali soci di PadovaFiere, devono fare i conti con un debito da 40 milioni sul patrimonio immobiliare e se la proposta del team veneto sarà migliorativa, come dovrà inevitabilmente essere, finiranno con l’accogliere l’istanza “patriottica”. «Noi dobbiamo difendere gli interessi del Veneto contro gli appetiti che vengono dall’estero – ha detto Zonin – e credo che in questo momento così delicato questa debba essere considerata una priorità. La Banca popolare di Vicenza ha dichiarato subito la propria disponibilità a partecipare ad un’operazione coordinata tra Vicenza, Verona e Padova. Mi pare importante che gli enti interessati siano riusciti a trovare una strategia comune. Penso che anche in altre circostanze simili si potrà ripetere uno schema finalmente finalizzato ad un gioco di squadra condivisibile». In questi ultimi anni ogni fiera era andata più o meno per conto suo, quando non si erano calpestate i piedi a vicenda. In più la congiuntura economica non certo favorevole rischiava di far perdere qualche importante rassegna, mentre qualcuna, specie a Padova, era già stata abilmente sottratta da concorrenti italiani (vedi Milano). Gl Events, che si occupa proprio di organizzare e gestire manifestazioni fieristiche, ha colto la palla al balzo: Padova, unica fiera veneta ad essersi già dotata del “vestito” delle spa, mette in vendita il 75 per cento del capitale e per i francesi diventa l’occasione per entrare da protagonisti nel mercato italiano. Di qui la sollevazione istituzionale di tutta la regione. Galan non perde occasione per lanciare appelli, Zonin mette a disposizione il proprio potere finanziario per recitare un ruolo unificatore, insieme ai colleghi banchieri veronesi e padovani, a cominciare da Carlo Fratta Pasini, presidente del Banco popolare di Verona. Davvero un’alleanza economico-strategica che, secondo le intenzioni di Zonin, dovrebbe funzionare anche per altri obiettivi. Uno per tutti, la ventilata, e auspicata, fusione tra le due società autostradali che si dividono l’asfalto del Veneto. Ma si fa una cosa per volta. Oggi dovrebbe essere presentata l’offerta per rilevare le quote di PadovaFiere, primo appuntamento con la squadra Vicenza-Verona. Sarà interessante conoscere il risultato della prima partita.