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Veronafiere porta il design italiano in russia

Veronafiere porta il design italiano in russia La manifestazione in programma dal 12 al 20 novembre a Mosca Dopo il settore agroalimentare, l’Ente prosegue nell’opera di supporto all’internazionalizzazione del made in Italy nel settore mobile-arredo del quale detiene fiere leader nel comparto L’arredamento italiano di qualità ed il design d’eccellenza «conquistano» il mercato russo grazie ad Abitare il Tempo, la manifestazione nazionale ed internazionale più esclusiva, organizzata dalla società Acropoli, che si svolge da vent’anni, nel mese di settembre, a Veronafiere. Dal 12 al 20 novembre la rassegna, in occasione del Mebel 2005, si trasferisce a Mosca, all’interno dell’Artplay Centro Design, presentando la mostra «Abitare il Tempo – Punti di riferimento», realizzata in collaborazione con l’Istituto nazionale per il commercio estero, la Camera di commercio, industria ed artigianato della provincia di Verona ed il Ministero delle attività produttive. Scopo dell’iniziativa, che si inserisce nel progetto di internazionalizzazione già portato avanti da Veronafiere sia nel settore agroalimentare (Vinitaly) che nel marmo e nelle costruzioni (Marmomacc e Samoter), è di promuovere la grande tradizione del design italiano su una delle piazze più dinamiche del mondo, sempre più interessata all’acquisto di prodotti italiani di alto livello, in particolare nel comparto del mobile e dell’arredamento. Come accade per il vino, l’acquisto di arredi, oggettistica, articoli tessili e artigianato ricercato rappresentano una sorta di status symbol per la classe media moscovita e russa, il cui tenore di vita sta crescendo, con almeno il 30 per cento della popolazione che ha un reddito simile o leggermente inferiore a quello occidentale. Abitare il Tempo, che nell’ultima edizione ha registrato la presenza di 656 espositori, di cui 131 stranieri provenienti da 24 paesi, 52.832 visitatori (9.094 esteri da 90 nazioni) e 700 giornalisti, è lo strumento per far conoscere il meglio del settore attraverso una serie di eventi e percorsi creati da alcuni progettisti già intervenuti alla rassegna. Le sezioni rappresentative prevedono vari appuntamenti: «Microarchitetture» di Alessandro Mendini, ovvero una serie di oggetti in vetro soffiato di Murano incastonati in strutture d’acciaio; «La seduzione» di Ettore Sottsass, con la mostra di una serie di gioielli che il designer italiano ha disegnato per Cleto Munari; quattro contenitori in vetro soffiato di Murano, pezzi unici pensati da Vico Magistretti per l’edizione 2003 della manifestazione. E poi cinque «installazioni» di cinque noti designer italiani – Michele De Lucchi, Rodolfo Dordoni, William Sawaya, Luca Scacchetti, Patricia Urquiola – estrapolate dalla mostra «100 volti 100 progetti», e altre 4 installazioni dedicate alle molteplici possibilità espressive del tessuto per l’arredamento. Completa la «vetrina» la mostra «Mobili per tutti» di Giuseppe Albanese, un percorso storico tra i progettisti italiani del ‘900. «L’obiettivo dell’iniziativa», spiegano Luigi Castelletti e Giovanni Mantovani, presidente e direttore generale di Veronafiere, «è di accompagnare le aziende italiane sui mercati internazionali, aiutandole a trovare nuovi canali commerciali e nuove opportunità d’affari. La Russia, in tal senso, costituisce un riferimento importante, ed offre notevoli occasioni di business sia nel campo agroalimentare che per l’arredamento di qualità».

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