
Veronafiere inaugura una sede a Shanghai «Per le nostre aziende»
Un nuovo ufficio di rappresentanza per Veronafiere in Cina. È stato inaugurato ieri a Shanghai, nel grattacielo Three C – Zhong Bao Mansion, dal direttore generale Giovanni Mantovani, dal governatore del distretto di Pudong Wan Daning, dal direttore dell’Ice (Istituto nazionale per il commercio estero) di Shanghai Maurizio Forte, dai responsabili delle Camere di commercio italiane in Cina, dai delegati delle banche italiane (Unicredit, Banca Intesa, Monte dei Paschi, ecc.), dal capo dell’ufficio di rappresentanza del Banco Popolare di Verona e Novara Luigi Grisi e dai principali importatori di alimenti e bevande nella Repubblica popolare. Shanghai, capitale economica del Paese, conta oltre 17 milioni di abitanti, ha uno dei porti più trafficati del mondo (circa 450 milioni di tonnellate di merci movimentate nei container) e negli ultimi anni ha registrato una crescita annua tra il 9 e il 14%, assicurando al governo centrale fino al 25% delle entrate di carattere fiscale. Il Pil, Prodotto interno lordo, della «Parigi d’Oriente» è di oltre 60 miliardi di euro. La città è un centro finanziario e commerciale di enorme dinamismo, tanto da rivaleggiare, da sola, con Hong Kong, una delle tradizionali tigri asiatiche. Veronafiere, proprio per favorire ulteriori canali di comunicazione e di cooperazione tra le imprese italiane e quelle cinesi, ha deciso di aprire una sede, gestito da personale cinese, nella zona di Pudong, il distretto finanziario e commerciale, dalla quale sarà possibile curare al meglio il mercato agroalimentare e delle tecnologie alimentari, del «building» e dell’arredamento. «Questo ufficio», spiega Mantovani, «rappresenta una nuova opportunità di contatto e di sviluppo per le nostre imprese, che grazie a Veronafiere potranno avere un trampolino di lancio promozionale per i loro prodotti. L’esperienza che abbiamo acquisito in questi anni con Vinitaly China, la cui nona edizione è in programma dal 29 novembre al 1° dicembre a Shanghai, ci permette di affrontare al meglio questo importantissimo mercato, che manifesta un interesse crescente per i prodotti made in Italy, diventando un vero e proprio partner delle imprese». Ma non solo. «La presenza diretta sul territorio», conclude, «rafforza il nostro ruolo di vetrina internazionale e di spazio d’incontro della globalizzazione».