Rassegna stampa

Verona investe e cresce 28 rassegne in agenda

Verona investe e cresce 28 rassegne in agenda Un solido ruolino di marcia alimentato da un attivismo incessante, che vive di alleanze, acquisizioni e collaborazioni sempre nuove, sia sul mercato domestico che sul fronte internazionale, e pure associato al potenziamento progressivo delle strutture e dei servizi. Veronafiere investe e si trasforma, accompagnando la crescita organizzativa con una misurata politica di gestione. Quello del quartiere fieristico veronese è un modello che funziona: da un lato, il ruolo attivo di tramite tra le imprese del made in Italy e i mercati globali, consolidati ed emergenti e, dall’altro, la capacità di fare leva sul marketing territoriale, sfruttando le prerogative di cerniera tra Nord e Sud Europa, nonché il forte legame storico ed economico con la città, oggi peraltro al centro di un ampio sistema logistico che incrocia i corridoi 1 e 5, le direttrici Berlino-Palermo e Lisbona-Kiev, assi strategici negli interscambi dell’Europa in divenire. Una stima verosimile dell’indotto annuo derivante al territorio dal business del quartiere si aggira attorno ai 720 milioni, oltre ai 4mila posti di lavoro creati nel Veneto. Luigi Castelletti, presidente del polo scaligero, sottolinea: «Veronafiere è il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia, capace di riconfermarsi tale e di crescere, pur in una fase congiunturale impegnativa». Le cifre a preconsuntivo gli danno ragione: il fatturato sfiora i 65 milioni di euro (+20,5% sul 2002), mentre il risultato operativo, superiore ai 7 milioni, rappresenta l’11% del giro d’affari, cresciuto del 10,7% rispetto a quanto ottenuto nel 2004.

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