Rassegna stampa

Verona espone in Kuwait

VERONA – Lusso e Made in Italy. Sono questi gli ingredienti di una manifestazione itinerante che VeronaFiere porterà prima in Kuwait e poi in tutti gli altri Paesi del Golfo, Arabia Saudita compresa. La preintesa è già stata siglata fra il dg di VeronaFiere Giovanni Mantovani e il presidente e ad della Fiera del Kuwait Mohammad Al Gharaballi. Una folta delegazione di operatori arabi sarà a Verona a inizio marzo per partecipare a Luxury, il salone che riunisce tutto quanto sta al top di gamma, e verranno messi a punto i dettagli dell’iniziativa espositiva che dall’inizio del 2007 muoverà dal Kuwait al Golfo Arabo.

«Quando abbiamo acquisito nei mesi scorsi il controllo della società organizzatrice di Luxury – spiega Mantovani – già pensavamo di poter muoverci su due piani paralleli e molto importanti per noi, vale a dire le sinergie e l’internazionalizzazione. Il salone che si aprirà nel nostro quartiere fieristico a marzo avrà i consueti punti di riferimento, da grandi yacht alle automobili da sogno, dalla pelletteria alla moda, dagli orologi ai gioielli. Il nostro obiettivo è però quello di superare una dimensione quasi museale della cosa per andare più marcatamente verso un allargamento delle potenzialità commerciali.»

«La Fiera del Kuwait – aggiunge – ha dimostrato uno straordinario interesse per tutto questo ma chiede che i prodotti di alta gamma siano abbinati con un marchio di garanzia come il Made in Italy. Ci saranno quindi i marmi più pregiati di "Marmomacchine", i mobili di design e classici di "Abitare il tempo", ma siamo anche interessati a raccogliere le proposte di collaborazione di altri enti fieristici». «In effetti – osserva Vincenzo Prati, ambasciatore italiano in Kuwait – qui c’è un mercato importante da conquistare, che è anche la porta d’accesso per ambiti geografici più vasti. Il Kuwait ha finanziato un piano di grandi progetti per un valore di 100 miliardi di dollari. Tra questi c’è un’intera città satellite da 100mila abitanti. Il nostro Paese gode qui di una solida reputazione: il Made in Italy è ricercatissimo e ci sono spazi straordinari per iniziative di produzione delle Pmi.»

Il messaggio che VeronaFiere si appresta a raccogliere e trasformare in business è chiaro: nell’area non ci sono solo sceicchi interessati a sfiziose imbarcazioni ma c’è la possibilità di moltiplicare i rapporti commerciali e produttivi. Capofila di questo nuovo corso potrebbe essere il marmo. È un materiale molto usato in tutte le costruzioni nell’area ma la richiesta è per un prodotto di altissima qualità, con lavorazioni particolari, in grado di emozionare e stupire nelle sue applicazioni.

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