
Vendite stabili per i libri di carta
Tutti aspettano l’ebook e intanto il vecchio libro di carta sembra tenere. «Il nostro non è un mercato finito» ha esordito il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), Marco Polillo, che ieri alla 63esima edizione della Fiera internazionale del Libro di Francoforte, ha fornito i dati aggiornati dell’editoria libraria italiana. Ma non solo. Polillo ha polemicamente (e a ragione) voluto puntualizzare su una serie di «leggende metropolitane» che riguardano il prezzo dei libri (regolamentato dalla recente Legge Levi). Andiamo con ordine.
La situazione del mercato librario è migliorata nel 2010, ma nel 2011 i segnali di allarme incombono. Dopo due anni di flessione il giro d’affari si riprende (+0,3%) e oggi vale 3,4 miliardi di euro a prezzo di copertina. Gli ebook, per ora, non decollano nelle vendite: il segmento digitale vale solo 1,5 milioni di euro di fatturato, lo 0,04% del totale. Certo sono molto cresciuti (e in pochi mesi) i titoli disponibili: oggi sono circa 18mila. Con l’arrivo di Amazon, la vendita del Kindle in Italia e di altri device, gli operatori si attendono balzi significativi nei prossimi anni (ieri Maurizio Costa, amministratore delegato di Mondadori, sul Sole 24 Ore indicava un 10% di quota di mercato entro il 2015, forse ottimistico). La carta tiene: nei primi otto mesi del 2011 un lieve 0,1% in più. Ma se Natale non risolleverà le vendite il 2011 si avvia verso un dato negativo.
Fenomeno da registrare è il crollo delle vendite nello scorso agosto: pur con consistenti campagne di sconto (fino al 40%), prima dell’entrata in vigore della legge, il dato è stato un profondo rosso: -8%. «Segno che lo sconto da solo non basta a spingere la vendita» dice Polillo. Discorso strettamente legato alla questione del prezzo dei libri. Secondo una ricerca effettuata dall’Aie da noi i libri costano meno che negli altri grandi Paesi europei, con un prezzo medio di 21,63 euro. Dati confermati proprio ieri da un’altra ricerca presentata alla Buchmesse, e stavolta internazionale.
Volano invece gli acquisti di libri su internet: +25% in un anno, ma tiene anche la libreria che con il 51% è ancora il principale canale di vendita dei libri. «Altre falsità che vengono dette su di noi sono che riceviamo aiuti di stato: nessuno, ci hanno pure tagliato le tariffe postali agevolate» ha detto Polillo e ha rimarcato, al contrario, che la chiusura dell’Ice «è assolutamente disastrosa per gli editori: l’anno prossimo, per esempio, non so se riusciremo ad avere lo stand collettivo alla Buchmesse». Coda polemica anche sulla legge sulle intercettazioni. L’Aie non si pronuncia pubblicamente (ma è contraria, e così sembra la Mondadori), mentre Stefano Mauri, presidente del gruppo Gems, ha fatto notare al sottosegretario Riccardo Villari che ha inaugurato ieri il padiglione Italia che la legge «così come la si vorrebbe far passare,impedirebbe persino la pubblicazione della Treccani». Insomma una netta opposizione al decreto, che sembra comunque uscito dall’orizzonte dei piani governativi.
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IL MERCATO LIBRARIO
57mila
La produzione libraria
Titoli prodotti nel 2010 in Italia
(-2,2% sull’anno precedente)
37mila
Le novità
Le novità in libreria (-2,6%)
208 milioni
Copie vendute
Le copie vendute in Italia nel 2010 (-2,3%)