
Valenza tiene grazie all’export
Filippo Bonsignore
VALENZA (ALESSANDRIA)
Gli orafi del distretto di Valenza provano a sconfiggere la crisi. Con la congiuntura economica fortemente negativa che frena i consumi, il comparto della gioielleria e dell’oreficeria cerca le contromisure. Puntando sulla qualità – con il nuovo marchio "DiValenza" – e sui mercati esteri.
Il primo passaggio sarà tra pochi giorni a Vicenza, in occasione di Choice, l’appuntamento di settore (6-10 settembre) che precede l’importante periodo delle vendite natalizie, dove saranno presenti oltre 150 aziende alessandrine.
«La fiera – afferma Germano Buzzi, direttore dell’Associazione orafa valenzana (Aov), che raggruppa oltre 400 delle 1.300 imprese del settore – si inserisce nel contesto degli ultimi anni in cui, dal 2000, il distretto di Valenza ha subito profonde trasformazioni. Prima la gioielleria era unbranded, la marca era rappresentata dal negozio al dettaglio. Ora si contano una cinquantina di aziende che sviluppano politiche di marca, investendo sulla comunicazione e creando prodotti branded, che hanno nel design una componente fondamentale. Vi sono poi quelle che si sono specializzate nella produzione conto terzi per i grandi marchi internazionali. Altre invece, ed è una categoria tutta valenzana, propongono creazioni personalizzate, non ripetitive, di alta qualità e dal design raffinato».
Il mercato italiano però non è particolarmente vivace. Spiega Bruno Guarona, presidente dell’Aov: «Paghiamo le conseguenze della riduzione dei consumi che colpisce tutto il commercio e quindi anche noi che realizziamo beni voluttuari. Il distretto di Valenza, composto principalmente da aziende di piccole dimensioni, ha una storia lunga quasi due secoli ed è passato attraverso altri periodi simili. Per questo sono ottimista sul futuro».
L’export invece corre. «Nel 2008 – continua Buzzi – il mercato interno continua a frenare, mentre le esportazioni compensano il calo italiano e sono previste in crescita del 10-11 per cento. Bisogna però leggere con cura questi numeri, in quanto inglobano l’aumento del prezzo delle materie prime, che non dà valore aggiunto, e non considerano, ad esempio, le vendite effettuate da uffici acquisti di clienti stranieri, situati fuori provincia».
Secondo i dati di Unioncamere Piemonte, nel 2007 l’export di gioielli e oreficeria per la provincia di Alessandria (che di fatto corrisponde a quello su cui si estende il distretto di Valenza) si è attestato a 649,7 milioni (+30,5% rispetto al 2006). «Nel complesso il distretto tiene – rileva Massimo Mensi, assessore comunale alle Attività economiche e segretario della Cna di Valenza – Ed è un fattore importante che grandi aziende come Damiani e Bulgari, tra l’altro due delle tre quotate in Borsa del settore, siano insediate sul territorio valenzano. Ho molta fiducia nella progettualità condivisa tra enti locali e associazioni di categoria». Lo sguardo comunque è rivolto ai mercati emergenti. «I più promettenti – prosegue il direttore dell’Aov – sono la Russia, l’Estremo Oriente, con Indonesia, Malesia e Singapore, e i Paesi arabi. Sarà importante a Vicenza intercettare la clientela di queste aree». «Le esportazioni pesano per il 55% del nostro fatturato che nel 2007 è stato di 62 milioni – spiega Bruno Crivelli, titolare della Crivelli Gioielli, uno dei marchi principali del distretto – Per il 2008 il target è riuscire a confermare i ricavi dello scorso anno; l’importante è avere un valido rapporto qualità/prezzo».
Sul tema qualità avrà un peso specifico significativo il nuovo marchio "DiValenza", depositato in 50 Paesi e gestito da un Consorzio, composto da diversi enti e associazioni di categoria, che impone il rispetto di un disciplinare che certifica la qualità e la provenienza del gioiello da Valenza. «Hanno aderito già un centinaio di aziende – sottolinea Guarona, che è anche il fondatore della Bibigì di San Salvatore Monferrato – Era necessario dare un’immagine concreta, rappresentare la qualità assoluta dei prodotti valenzani, in modo da darne immediata riconoscibilità. Anche perchè dobbiamo fronteggiare la concorrenza spietata, soprattutto sui costi della manodopera, della Cina e dell’India». Il disciplinare è stato presentato durante un road-show in quattro puntate alle fiere di Basilea, Vicenza, Macao e Las Vegas. «E le reazioni degli addetti ai lavori sono state molto positive – conclude Buzzi – a breve i prodotti a marchio DiValenza saranno disponibili e quindi potremo valutare la risposta del mercato».
IN MOSTRA
Choice
È la mostra internazionale di gioielleria, oreficeria e argenteria che si terrà a Vicenza, uno dei principali poli orafi italiani, dal 6 al 10 settembre. È l’appuntamento d’autunno che precede le campagne di vendita delle festività natalizie e di fine anno. Nei padiglioni della fiera vicentina sono attesi oltre 1.500 espositori e 600 dettaglianti che proporranno le ultime tendenze di oro, gioielli e orologeria. Oltre 150 proverranno dal distretto di Valenza. Nel 2007 gli espositori sono stati 1.476, 1.160 italiani e 316 stranieri.
Centro Expo Piemonte
Sarà inaugurato il prossimo 18 ottobre in occasione dell’apertura di "Valenza Gioielli", il nuovo polo fieristico della città alessandrina che avrà una superficie di oltre 11mila metri quadrati. La realizzazione è a cura di Expo Piemonte, società partecipata da FinPiemonte, Fin.Or.Val. (la finanziaria dell’Associazione Orafa Valenzana), Fondazione Crt, Fondazione CrAl, Cassa di Risparmio di Alessandria, Comune di Valenza, Provincia e Camera di Commercio di Alessandria. L’investimento complessivo, effettuato tutto con mezzi propri, è di 18,4 milioni. Il nuovo Palazzo delle mostre sarà un centro polifunzionale in grado di ospitare non soltanto le rassegne dedicate all’arte orafa (Valenza Gioielli si terrà dal 18 al 21 ottobre) e punta a diventare il secondo polo fieristico del Piemonte.