Rassegna stampa

Unioncamere, Fiera e Cariplo: il regno di Carlo il comasco

ROMA – Carlo Sangalli, 69 anni (è nato a Porlezza, in provincia di Como, il 31 agosto del 1937) per i prossimi tre mesi sarà la figura chiave di Confcommercio. L’ingresso nel vertice della Confederazione è avvenuto nel 1997, dopo l’elezione a presidente dell’Unione commercianti di Milano nel 1995 (oggi guida anche la Confcommercio della Lombardia). Il ruolo di vicepresidente vicario ha comportato degli emolumenti erogati dall’Egap (ente del sistema di finanza extra bilancio di Confcommercio) che sono costati in questi giorni a Sangalli un avviso di garanzie nell’ambito dell’indagine dei magistrati romani.

All’inizio i rapporti con Sergio Billè, eletto dieci anni fa alla guida dei commercianti italiani, non furono idilliaci. L’Unione di Milano, nella corsa alla poltrona di Piazza Belli a Roma, si era infatti schierata con l’avversario di Billè, ovvero Giorgio Guazzaloca che sarebbe poi diventato il primo sindaco non di sinistra a Bologna, e successivamente commissario Antitrust.Per l’appoggio a Guazzaloca l’Unione di Milano (che da sola vale circa il 30% delle quote congressuali di Confcommercio) dovette attendere un biennio alla finestra.

Sangalli, parlamentare dc (di ispirazione andreottiana) per varie legistrature, è diventato via via una delle figure chiave nell’ambito del tessuto economico-istituzionale.

È infatti a capo della Camera di commercio di Milano e dell’Unione nazionale delle camere di Commercio. Al tempo stesso fa parte del consiglio di amministrazione della Fiera di Milano Spa ed è vicepresidente della Fondazione Cariplo.

Archiviata la gestione Billè, finita nel mirino dei magistrati per le operazioni immobiliari con il gruppo Ricucci e il sistema di finanza extra bilancio da circa 20 milioni di euro all’anno, Sangalli ha ora il duro compito di rimettere insieme le fila della Confederazione e preparare l’elezione del nuovo presidente di Confcommercio in un clima surriscaldato dalle polemiche interne durate alcuni mesi.

«Siamo soddisfatti per la reggenza assunta dal vicepresidente vicario Sangalli e per il rinvio dell’approvazione del bilancio 2006 – commenta Gianni Bort, presidente dei commercianti trentini. Nel nuovo bilancio verranno compresi anche i fondi extra bilancio del presidente come avevamo chiesto».

«L’auspicio di tutti è che l’elezione del nuovo presidente avvenga nel più breve tempo possibile – ha affermato il presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca -. La reggenza avrà solamente il compito di traghettare la Confederazione verso la data delle nuove elezioni e togliere la Confcommercio dalle pagine di cronaca giudiziaria dei giornali».

Infine, Billè lascia la poltrona di presidente di Confcommercio, ma resta alla guida della Fipe (260mila soci tra bar e ristoranti) e della Confcommercio Sicilia.

Messinese, classe 1947, avvocato ma titolare di una famosa pasticceria di Piazza Cairoli, Billè aveva condotto tra gli anni 80 e 90 numerose battaglie contro la criminalità (in Sicilia e a livello nazionale) e contro la cattiva gestione di Confcommercio da parte di Francesco Colucci.

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