Rassegna stampa

Una ventenne molto Fiera

Venti anni: la Fiera del libro di Torino è grande. E non solo per l’età. Per la maturità che ha raggiunto, l’autorevolezza che le consente di guardare avanti ma anche di voltarsi indietro e vedere ciò che si è fatto (con Radio24 il progetto sui migliori libri di questi 20 anni). Il tema conduttore, voluto fortemente dall’organizzazione, è il confine, o meglio i confini. Un modo per dare un’occhiata alla complessità di oggi e aprirsi all’altro, al vicino, allo sconosciuto, all’ignoto. Torino si espande, aumentano i metri quadrati e gli stand, si estende l’invito alla partecipazione ai librai antiquari, si tessono alleanze (con il Festival di filosofia di Roma, del quale parliamo nelle parti inferiori di queste pagine) ed emanazioni (con il progetto Lingua Madre che sbarca a Siena).

E poi, certo, ecco il programma degli incontri, nutrito e variopinto. Editori e libri in bella mostra: Torino è una caotica babele dalla quale non farsi spaventare. Alla rinfusa, citando dal vasto cartellone, c’è il filone delle città di frontiera, con protagoniste Trieste e Istanbul con interventi di Susanna Tamaro, Pino Roveredo, Giorgio Pressburger e Boris Pahor; per il Bosforo Silvia Ronchey con gli scrittori Moris Fahri e Feridun Zaimoglu, il regista Ferzan Ozpetek. I casi di Londra, Parigi e Napoli con interventi di Carlo Ossola, Cesare Martinetti e Rosa Russo Jervolino. E poi la sfilata di lectio magistrali: tra le altre quelle di Marc Augé, Predrag Matvejevic, Zygmunt Bauman, Stefano Rodotà, Edoardo Boncinelli, Daniele Del Giudice, Julia Kristeva, Emilio Gentile e del cardinale Camillo Ruini, che interverrà sul tema «Teologia e cultura: terre di confine».

Confini della democrazia con Luciano Canfora, Paul Ginsborg e Gustavo Zagrebelsky; rapporti tra fede e ragione, laici e credenti su cui intervengono Maurizio Ferraris, Piergiorgio Odifreddi, Gian Enrico Rusconi.

La Lituania, nuovo confine dell’Europa a 25, è ospite d’onore e porta a Torino una cultura sofisticata e in costante dialogo con le principali correnti del continente (Diego Marani parlerà della lingua; qui sotto una gustosa anteprima); mentre da tutto il mondo vengono gli ospiti di Lingua Madre. Sandra Cisneros, il maori Whiti Himaera, la vietnamita Monique Truong, Lance Henson, un poeta cheyenne, il russo Mikhail Shisksin fino a Ayaan Hirsi Ali, la scrittrice somala autrice della sceneggiatura del film di Theo van Gogh, ritenuto blasfemo dai fondamentalisti. Tra le star i re dei bestseller Wilbur Smith e Antonio Skármeta, tra gli outsider scommettiamo su Per Olov Enquist, Arnon Grunberg, Percival Everett, Alicia Gimenez Bartlett e Pascal Bruckner, che parlerà del masochismo dell’Occidente.

Tra gli eventi da non perdere gli omaggi a Ryszard Kapuscinski e Alex Langer e il ricordo dedicato a Primo Levi con Belpoliti, Enzo Bianchi, Conso, Ossola e ovviamente e prima di tutto l’inaugurazione, affidata a Umberto Eco.

1 Info: www.fieralibro.it.

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