
Una piattaforma per l’acciaio
Esportazione, flessibilità, saper fare. E al centro l’inscindibile rapporto fra uomo e natura. Gli operatori del comparto siderurgico italiano archiviano la crisi mondiale e si pongono davanti allo specchio per contarsi, reincontrarsi all’uscita di un tunnel durato un biennio, e ricercare una strategia comune per intercettare il treno della competitività.
Sarà una tre giorni di incontri, dibattiti e workshop quella che si terrà a Brescia dal prossimo 23 al 25 marzo in occasione della quarta edizione di “Made in Steel”, l’evento biennale dedicato al mondo dell’acciaio ideato dal portale “Siderweb.com” e da Brixia Expo.
«L’industria siderurgica italiana – spiega il presidente di Siderweb e amministratore delegato della fiera, Emanuele Morandi – ha bisogno di una strategia di sviluppo e di una politica industriale che tengano conto dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda. L’acciaio è intrinsecamente eco-compatibile perché riciclabile all’infinito. Inoltre è una materia prima fondamentale per contribuire allo sviluppo di energie alternative come l’eolico, il solare, l’idroelettrico e il nucleare (si veda l’articolo a pag. 26, ndr). Siamo alla ricerca di un coordinamento politico che dovrà poggiarsi sulle fonti di energia alternativa e su una limitata disponibilità di materie prime».
L’obiettivo è mettere produttori e consumatori davanti a un quesito: come può il mondo dell’acciaio contribuire a uno sviluppo economico che sia sostenibile sotto il profilo finanziario, sociale e ambientale? «L’appuntamento – prosegue Morandi – vuole innanzitutto essere una piattaforma relazionale, un abilitatore di relazioni per interlocutori diversi. Vale a dire, non solo un momento fisico delimitato nel tempo, ma un rapporto sviluppato continuativamente attraverso piattaforme digitali e incontri fisici. Un’expo-conference nella quale vengono offerte, oltre a concrete opportunità di sviluppare relazioni di business, occasioni di approfondimento e di formazione tramite convegni, forum, tavole rotonde e dibattiti».
A dimostrazione della centralità dell’evento nel panorama produttivo ed espositivo nazionale, quest’anno il programma degli incontri tecnico-scientifici dell’appuntamento bresciano con il mondo dell’acciaio si fregerà dell’adesione del presidente della Repubblica per il livello qualitativo e per gli argomenti affrontati.
L’edizione 2011, inoltre, conferma il trend di crescita della manifestazione nata nel 2005. Superate le 250 aziende presenti (erano 187 nel 2009) e varcata la soglia dei 10mila metri quadrati netti di area espositiva (erano 7.400 metri quadrati nel 2009). Sono inoltre 14 i paesi presenti e quattro le delegazioni internazionali: dati che confermano il respiro internazionale che la piattaforma dedicata all’acciaio ha saputo raggiungere negli anni.
«Non è solo una manifestazione commerciale – sottolinea il presidente di “Made in Steel”, Franco Tamburini – ma anche un momento di confronto sul futuro». «La fiera – conferma il presidente di Brixia Expo, Carlo Massoletti – ha la funzione di strumento di marketing a disposizione delle imprese che si affacciano sul mercato globale».
Durante i tre giorni della manifestazione si alterneranno sul palco relatori di importanza internazionale – fra cui: Antonio Marcegaglia (gruppo Marcegaglia), Giuseppe Pasini (Feralpi), Gianpietro Benedetti (Danieli), Giuseppe Zampini (Ansaldo), Wolfgang Eder (Eurofer) e Paolo Ruzzini (Enel) – per affrontare e discutere con il pubblico temi di grande rilevanza e attualità.
Fitto il programma degli incontri e delle tavole rotonde (per i dettagli si veda la scheda a destra, ndr). Cultura d’acciaio, formazione e informazione, tradizione ed evoluzione le linee guida lungo le quali si svolgerà la rassegna. Mercoledì 23 marzo, dopo i saluti di rito e l’inaugurazione ufficiale col taglio del nastro, l’attenzione si concentrerà sugli scenari globali del dopo-crisi e sui possibili nuovi orizzonti di sviluppo. La giornata di giovedì 24 sarà invece dedicata al rapporto fra acciaio, ambiente, energia e sostenibilità ambientale delle produzioni siderurgiche. Venerdì 25, infine, l’obiettivo si focalizzerà sui mercati e sulla storia della siderurgia nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
«La nuova era dell’acciaio – conclude Morandi – ha di fronte a sé sfide importanti in un assetto geopolitico di pesi e contrappesi completamente rinnovato. Allo spostamento del baricentro siderurgico verso le nuove potenze economiche fa fronte la necessità delle economie più mature di trovare un equilibrio basato su schemi di rottura col passato. Tra questi, la consapevolezza del ruolo che l’acciaio gioca sullo scacchiere dello sviluppo sostenibile. Energie rinnovabili ed energia nucleare, riduzione dei consumi e nuovi paradigmi produttivi – ricorda Morandi – portano con sé il dovere di pensare all’acciaio di domani in tutti i suoi mercati: vecchi e nuovi, vicini e lontani, grandi e piccoli, trasversali e di nicchia».
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