
Una metropoli globale che dialoga con l’Europa
di Aziz Kocaogvlu*
Caro Direttore,
Izmir (Smirne) oggi è una metropoli con quasi 4 milioni
di abitanti, con una storia di 8.500 anni, con diverse religioni e una popolazione multi etnica che convivono insieme in pace, e che, con la sua posizione geografica, può essere considerata una delle
città "speciali".
Dai tempi dell’Impero Ottomano, Izmir è la finestra della Turchia che si è maggiormente aperta verso l’Europa. È la parte «più a Ovest dell’Oriente e più a Est dell’Occidente» e grazie a questa sua posizione può essere considerata molto speciale.
Già dai tempi antichi il fatto
di trovarsi al centro della vita
del benessere, possedere una cultura commerciale e industriale che risale a secoli,
il fatto di essere una città di porto che apre le sue porte al mondo, che abbia organizzato fiere da 80 anni, che abbia bellezze naturali uniche, che possieda la potenzialità turistica e il fatto
di essere una città che ha programmato il suo futuro, mette Izmir "un passo più avanti".
Oggi la Turchia è considerata una delle economie con crescita più veloce nel mondo.
Oltre ad avere una struttura dinamica, l’economia in crescita, una forte manodopera qualificata, con la sua superiorità nel campo dell’agricoltura, dell’industria, del commercio
e turismo, Izmir ha la potenzialità sufficiente per diventare una metropoli globale nel mondo.
Fra le qualità della città
di Izmir si nota il fatto di possedere: porto, zona franca, fiera internazionale e zone industriali organizzate.
La rete logistica che si è sviluppata a Izmir, parallelamente con le attività portuali sta diventando sempre più potente.
Izmir, già dai tempi antichi
è una città di mare.
Il porto con il maggior potenziale e il più grande della Turchia per la movimentazione di container è a Izmir.
Izmir, con il suo aeroporto internazionale, che sta anch’esso avendo un trend di crescita molto veloce, rimane solo ad un paio
di ore di volo dalle più importanti città dell’Europa, Asia e Medio Oriente. Con l’ingrandimento
e potenziamento del terminal internazionale dell’aeroporto, ogni anno riesce ad accogliere
e a dare servizi a quasi 16mila aerei e due milioni di passeggeri.
In Turchia, in particolare a Izmir, le piccole e medie imprese, che sono la forza di ogni Paese, sono molto numerose.
Izmir copre il 9% della produzione industriale della Turchia, il 14% dell’Iva e a il 9,7% della forza di lavorativa. Izmir è una città che vanta molti primati nel campo dell’innovazione
in Turchia.
Quella che rende Izmir ancora più unica è la sua svariatissima ricchezza storica-culturale che risale a 8.500 anni fa.
Per questo motivo Izmir possiede anche un potenziale turistico ad altissimo livello. Izmir possiede inoltre una storia fieristica molto radicata, che risale già all’anno 1922. L’altra opportunità che offre la nostra città è la "zona dei grattacieli" che si estende su uno spazio di 550 ettari. Per questa zona, che cambierà la silhouette della città, il Comune di Izmir ha già provveduto alla stesura di un piano organizzato.
Tanti investitori, anche
stranieri, si sono già messi
in azione per la costruzioni
di grattaceli in questa zona.
I progetti nel sottosuolo
di Izmir costituiranno
una nuova fonte
per attirare nuovi investimenti.
Il Comune di Izmir negli ultimi quattro anni ha dato il via a nuovi progetti urbanistici che saranno una rivoluzione innovativa per la circolazione in città.
Il piano di trasporto su rotaia con il suo progetto di metropolitana leggera lungo 80 km da nord a sud della città, il cui costo complessivo sarà di 275 milioni di dollari, ogni giorno trasporterà 550mila passeggeri.
Solo negli ultimi 4 anni,
il Comune di Izmir ha regalato 4 milioni di metri quadri di verde alla città e sta ultimando sempre a Izmir uno dei parchi naturali più estesi esistenti in Europa.
Crediamo che lo spazio scelto per l’Expo sia il migliore e "l’ideale" fra quelli che sono stati usati fino ad oggi. Dell’area di 570 ettari che si trova nella zona di Inciralti, 170 ettari sono stati destinati all’Expo, su 300 ettari verranno costruite delle unità
di supporto sociali, mentre i rimanenti 100 ettari ubicati
in prossimità del golfo diventeranno un polmone
verde per la città.
*Sindaco di Smirne