Rassegna stampa

«Una follia cedere il Palazzo dei Congressi» Pioggia di ordini del giorno ed emendamenti Modena: «Il sindaco lo ha già dato a Dellai»

Sarà l´aria di Natale o più prosaicamente l´importanza della posta in gioco, anche sotto il profilo politico, così come lo era stata giusto un anno fa la discussione sul contratto Comune-Apm. Sta di fatto che la riorganizzazione della «Lido di Riva spa» ha sortito un corposo fuoco di sbarramento da parte delle opposizioni sotto forma di ordini del giorno ed emendamenti. Venticinque solo questi ultimi con la firma del consigliere Bombardelli (Lista Matteotti), due ordini del giorno presentati dallo stesso movimento che fa capo a Pietro Matteotti; altrettanti in serbo da parte di Lorenzo Vescovi con la richiesta di vendere l´Hotel Lido e di valutare le responsabilità di chi ha partorito il famoso contratto tra Lido e Gts; uno per ora di Forza Italia e un altro di Alleanza Nazionale. Senza contare l´annuncio di Frizzi e l´intenzione di avviare una raccolta di firme per stoppare questa delibera, anche ad approvazione avvenuta. Il parziale dell´altra sera è facile da immaginare: discussione fiume sino alle 23 e poi tutti a casa, maggioranza un tantino sulle spine e per tutti si ricomincia il 13 dicembre. Un passaggio caldo è la previsione sin d´ora di cedere il Palazzo dei Congressi, bene della Lido di Riva spa in futuro Lido di Riva del Garda Immobiliare srl, alla Garda Trentino Fiere (75% in mano alla Provincia, 25% della Lido) per facilitare l´intervento finanziario necessario alla ristrutturazione del palazzo e alla riqualificazione del polo fieristico. Un ordine del giorno della lista Matteotti va nel senso di stralciare questo punto per fermare l´operazione. Mentre il più perentorio e deciso a dire «no» è il capogruppo di Forza Italia Carlo Modena che, tra l´altro, della Palacongressi è stata per anni anche presidente. «Il Palazzo dei Congressi – ha osservato Modena nel suo intervento – è stato costruito con l´intuizione e il sacrificio dei cittadini rivani. È nato in modo avventuroso, artigianale ma allo stesso tempo avveniristico. Ed è stata un´idea lungimirante per integrare il turismo nel tempo e nella qualità, dando la stura all´arrivo delle fiere. Ora pensare di cedere la proprietà è una follia e noi ci opporremo. È follia farsi saccheggiare, dare alla Provincia i sacrifici di chi ha costruito questa realtà, i sacrifici dei rivani. A suo tempo il sindaco voleva tutelare l´ex Amsea con un ordine del giorno. Faccia la stessa cosa col Palazzo dei Congressi, se può. Ma il problema è che non può perché lo ha già “venduto” a Dellai». Il ragionamento di Modena coinvolge fiere e congressi e mette in discussione l´investimento milionario sul Palafiere: «Abbiamo una sola fiera che tira, l´Expo Schuh, e se perdiamo quella addio. Ma in questo caso morirebbero le nostre società, non morirebbe Riva e l´economia rivana – osserva il capogruppo di Forza Italia – Vale la pena allora investire tali risorse per un evento di sei giorni all´anno? Le fiere sono importanti ma a questo punto lo sono soprattutto per le nostre società e per i loro bilanci. Riva muore invece se manca il turismo. E allora è meglio potenziare il Palafiere o il Palazzo dei Congressi, la fascia lago, decidere che fare della Spiaggia degli Olivi, pensare alla Miralago e a quant´altro in un´ottica di un puzzle che aiuta ad allargare la macchia stagionale? Io dico che è meglio la seconda ipotesi. E per questo ritengo una follia pensare di vendere alla Provincia il Palazzo dei Congressi e disfarci di qualcosa che fa parte della storia e del sacrificio di Riva».

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