
Una fiera piena di hi-tech
«Percorsi dell’innovazione» è l’iniziativa frutto della collaborazione tra Nòva24, il nuovo settimanale di scienza e tecnologia del Sole-24 Ore in edicola da domani, Smau e Camera di Commercio di Milano: un padiglione (il 16, ingresso da porta Scarampo) che offre ai visitatori una panoramica su ciò che di più nuovo c’è in quattro settori dedicati alle tecnologie per l’uomo, per le comunicazioni, per la conoscenza e per l’aerospazio.
Innovazione per l’uomo
Le biotecnologie sono il terreno di ricerca scelto da Era endoscopy, società spin-off della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che ha sviluppato e brevettato, in collaborazione con il Korean institute of science and technology (Kirst), un innovativo strumento per le analisi endoscopiche. Si tratta di un colonoscopio robotico capace di muoversi in modo semi-autonomo all’interno dell’intestino senza che il paziente avverta dolore.
Tecnothon, il laboratorio di ricerca tecnologica della fondazione Telethon, sviluppa sistemi volti a favorire l’autonomia di persone con disabilità motorie. Il laboratorio crea e mette a punto prototipi i cui brevetti vengono ceduti gratuitamente alle imprese che intendono commercializzare i progetti a costi etici. In particolare Tecnothon mostra il suo innovativo Gommorano: si tratta di un catamarano dotato di un sistema di controllo che consente di manovrare la vela (randa) e il timone attraverso un joystick. L’imbarcazione è quindi facilmente governabile anche da chi non ha le possibilità di condurre una tradizionale barca a vela. Il Gommorano è in attesa di trovare un’impresa che lo produca.
L’unione tra le tecnologie a supporto dei disabili e l’informatica ha portato Aida (Ausili e informatica per disabili e anziani) alla realizzazione del progetto Facemouse: un software che consente di muovere il mouse, di utilizzare i più comuni programmi applicativi (come videoscrittura o videogiochi) a chi ha ridottissime capacità motorie.
Innovazione per le comunicazioni e la conoscenza
Pura informatica è quella che ai Percorsi dell’innovazione portano Eurotech, con i suoi computer indossabili, e il super computer Ape Next e Pf2 software, con il sofisticato software multimediale per la catalogazione di entità culturali. Pirelli labs e la nuova società Pirelli broadband solutions offrono una panoramica su dispositivi innovativi per l’accesso a banda larga e sulla fotonica applicata alle telecomunicazioni che, grazie all’impiego di nanotecnologie, è oggi in grado di offrire prestazioni mai raggiunte. Anche Cisco Photonics presenta sistemi basati sulla fotonica, mentre Torino Wireless ospita le soluzioni di quattro aziende: Lct infotelematics con il sistema Pocket driver per l’infomobilità, Seac02 con una tecnologia brevettata per la gestione di oggetti virtuali tridimensionali; Lachesi con una sonda per il monitoraggio remoto dei ponti in situazioni di crisi meteorologiche, e N-lab con la telecamera digitale Ortocam per applicazioni medicali.
StMicroelectronics illustra la tecnologia Mems (Micro electro mechanical systems), che integra in un unico componente elementi meccanici e circuiti elettronici per il controllo e l’elaborazione del segnale.
L’Area science park di Trieste ha un simulatore di volo delle Frecce tricolori e ospita l’Istituto oceanografico e il Centro nazionale di ingegneria genetica. Ci sono poi le nanotecnologie di Scriba e i robot sottomarini dell’Università di Napoli e quelli umanoidi di It robotics.
Innovazione aerospaziale
Alcatel Alenia Space è presente con applicazioni legate alle telecomunicazioni e all’osservazione del globo terracqueo e per la navigazione satellitare nel contesto del progetto europeo Galileo. Ma ci sono anche le sonde spaziali che partecipano a diversi programmi, tra cui Mars Express dell’Ente spaziale europeo che comprende il radar Marsis (Mars express sub-surface sounding radar altimeter): con le sue antenne è in grado di rilevare falde acquifere fino a una profondità di oltre cinque chilometri. Anche l’Università la Sapienza di Roma porta in mostra satelliti che hanno scopo didattico e scientifico: consentono agli studenti della scuola di ingegneria aerospaziale del l’ateneo di realizzare prototipi funzionanti, poi lanciati dal cosmodromo di Baikonour nel Kazachistan. Il programma, denominato Unisat, ha già portato in orbita tre satelliti tra il 2000 e il 2004. Il prossimo partirà nel marzo del 2006.
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E IL MUSEO DA VINCI VIRA A «EST»
Il Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano ha una sua area all’interno di “percorsi dell’innovazione” che dedica al progetto Est, sigla che sta per “educare alla scienza e alla tecnologia”. Il Museo allestisce una serie di angoli tematici: quello della microscopia dove è possibile osservare cellule vegetali e cellule della mosca buccale, quello del Dna che consente di estrarre il Dna da diversi campioni; lo spazio multimediale, dove simulatori e modelli aiutano a illustrare temi relativi alle genetica e alle biotecnologie, e anche microscopio collegato a un personal computer permette di manipolare le immagini delle cellule vegetali e animali. Alle attività di Est partecipano durante l’anno agli studenti delle scuole elementari e medie della Lombardia.
«Il progetto Est è un esempio di come il Museo è capace di proporsi quale strumento formativo informale – spiega Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo milanese -, informale nel senso che da noi la formazione avviene presso i diciotto laboratori che abbiamo allestito, i ragazzi possono mettere le loro mani direttamente sugli esperimenti guidati da scienziati ed esperti». Il Museo quale luogo attivo, dinamico. Dove conoscere le scienze e le tecnologie nel loro evolversi e progredire, nel loro diventare oggetti delle vita quotidiana.
«Sempre più desideriamo che il Museo faccia la sua parte nel divulgare la cultura scientifica, tecnologica e dell’innovazione – aggiunge Galli – attraverso progetti come Est, ma anche con convegni, seminari e iniziative».