
Una delega per le Pmi
BOLOGNA – «Il ruolo delle piccole e medie imprese è fondamentale per la crescita dell’economia e quindi dell’intero Paese». Per questo il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, chiede, «a chi avrà l’onore e l’onere di guidare l’Italia dopo il 10 aprile», un’attenzione «straordinaria e di grande forza» su questo tema. Una svolta che dovrebbe portare anche a «conseguenze operative nell’organizzazione della prossima compagnie governativa».
La proposta è che all’interno del nuovo Governo vi siano «persone destinate» alle aziende di minori dimensioni, per affrontare i problemi di questo fondamentale soggetto dell’economia. «Si deve e si può riflettere a una delega particolare in funzione delle piccole e medie imprese». Un nuovo ministero? «Non sta a me dirlo – risponde Montezemolo -. Sarebbe l’ipotesi massima. In ogni caso una delega, cioè una responsabilità precisa su questo tema centrale».
Il presidente di Confindustria descrive le Pmi come la spina dorsale dell’economia nazionale: «Sono imprese che innovano, che hanno voglia di fare e di rischiare, che vanno all’estero e accettano la sfida della concorrenza», ma che «vanno anche messe nelle migliori condizioni per poter crescere» e confrontarsi, «ad armi pari», con i competitori stranieri. «Fondamentale è l’attenzione del Governo alla crescita dimensionale di queste aziende, in funzione del grande mercato del mondo». «Per questo nel prossimo fine settimana Confindustria si riunirà a Vicenza nella più straordinaria regione per le piccole imprese che è il Veneto».
Le parole di Montezemolo raccolgono il plauso immediato di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, e di Francesco Rutelli, leader della Margherita. «Condivido – dice Sangalli – il richiamo di Montezemolo alla centralità delle Pmi nel tessuto produttivo del Paese. Ma per sostenere questo impegno è necessaria una mobilitazione di politiche e di risorse». «Quella di Montezemolo sulle Pmi è una proposta giusta» sottolinea Rutelli.
Montezemolo parla a Bologna in occasione dell’inaugurazione del venticinquesimo Saiedue, il Salone internazionale dell’architettura di interni e delle finiture per l’edilizia, in corso di svolgimento presso il quartiere espositivo del capoluogo emiliano con oltre 1.500 espositori. L’incontro consente a Montezemolo, che è presidente di Bologna Fiere, di annunciare l’importante accordo raggiunto tra Federlegno-Arredo, che gestisce Saiedue tramite Organizzazione Nike, e l’Ente espositivo del capoluogo emiliano, che gestisce il Saie (macchine e attrezzi per l’edilizia). L’intesa tra le due manifestazioni, che avrà durata di 5 anni, prevede l’investimento di risorse organizzative e finanziarie per potenziare, «con una strategia di lungo periodo», gli eventi espositivi e favorirne l’internazionalizzazione. Tra gli strumenti operativi è prevista la creazione di un osservatorio sul settore oltre a nuovi eventi. «Un segnale che conferma Bologna come capitale europea dell’edilizia», commenta Montezemolo.
L’iniziativa giunge nel momento in cui si accentua la concorrenza da parte del nuovo polo fieristico di Milano che ha deciso di avviare, a partire dal 2007, una maxi-rassegna multisettoriale sulle costruzioni. Una mossa non condivisa dal presidente di Federlegno-Arredo, Roberto Snaidero, che parla di «situazioni difficili, di inutile concorrenza, finalizzate allo sperpero di energie, capaci solo di creare disordine nei mercati italiani ed esteri». Per questo Snaidero auspica che Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Bologna, insieme alle altre istituzioni pubbliche e private del territorio «facciano sentitre la propria voce in difesa del lavoro sinora svolto» nel capoluogo emiliano.
All’inaugurazione del Saiedue viene presentato anche il bilancio annuale del settore. Sono oltre 35mila le aziende italiane, in gran parte piccole e piccolissime, che operano nel comparto dei serramenti, pareti mobili e finiture per le costruzioni. In particolare i prodotti in legno per l’edilizia hanno conosciuto nel 2005 un andamento stabile del fatturato (+0,2%) a quota 7.960 milioni di euro. In crescita le esportazioni (+3,4%).
Guardando alle aziende presenti al Saiedue il presidente di Confindustria afferma che «bisogna essere ottimisti perchè si vede la qualità del lavoro, l’impegno, la fiducia». Per il resto acqua sul fuoco delle polemiche. A chi gli chiede: «Qualcuno l’ha definita disfattista», Montezemolo risponde: «Non ho sentito questa accusa. Dobbiamo guardare avanti. In questo momento non ci possiamo permettere nemmeno un secondo di polemiche, ma dobbiamo lavorare tutti per il futuro del Paese». «Pancia a terra e pedalare». «Avere coraggio e innovare».
EMILIO BONICELLI