Rassegna stampa

Un impegno che duri tutto l’anno

Export. La parola chiave dell’ultima edizione di Ipack-Ima, Grafitalia e Converflex ha una doppia valenza: il potenziamento della rete di promozione degli imprenditori verso i mercati stranieri e l’importanza sempre più strategica di quest’ultimi per agganciare la ripresa economica del settore. Un processo bidirezionale che ha ragione di esistere proprio in virtù di un’area di business, quella del packaging e dei prodotti per l’imballaggio, che vive quasi all’80 per cento proiettato fuori dall’Italia e dall’Europa.
L’ultimo appuntamento con Ipack-Ima risale a marzo dello scorso anno ma non si può certo dire che abbia risentito in modo aggressivo della crisi economica. Circa 2.100 espositori, in un’area complessiva di 90mila metri quadrati, hanno ricevuto la visita di 125mila operatori professionali, tra i quali particolarmente sensibile la presenza degli stranieri, a testimonianza della forte vocazione all’export di settori di eccellenza dell’industria italiana: a Ipack-Ima si è registrato il 25% di presenze estere su 54.000 visitatori, a Grafitalia l’11% su 38.000 visitatori, e a Converflex il 20% su 33.000 visitatori. «Il 2010 si è presentato meglio del 2009 grazie al fatto che da ottobre-novembre c’è stato un maggior interesse per gli investimenti. I settori presenti hanno avuto un incremento, dal primo trimestre 2009 sullo stesso periodo del 2010, del 15-20% in media», spiega Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima spa e Centrexpo spa. La grande scommessa riguarda i mercati esteri: «Il 2010 si è aperto meglio grazie ai segnali di ripresa degli investimenti – aggiunge –. Le esportazioni, infatti, sono cresciute: anche se non siamo ancora ai livelli del 2007 si è notato uno spostamento dei mercati di riferimento. Quelli con la maggiore crescita sono i cosiddetti Bric, la Cina, il Brasile, Russia mentre l’Europa è piuttosto ferma. Lo stesso vale per il mercato Italiano che è ancora stagnante».
Per aiutare le aziende, in gran parte di piccole e medie dimensioni, è importante sviluppare una rete di promozione del business italiano: «Come organizzatori di fiere dobbiamo essere in prima linea per aiutare le imprese a penetrare i nuovi mercati – dichiara Corbella –. Per questo abbiamo sottoscritto un accordo con Ice, l’Istituto nazionale per il commercio estero, per avviare programmi promozionali, per mantenere l’attenzione su questi mercati da parte dei nostri espositori». Quello che serve è un impegno efficace e continuativo: «Non possiamo attivarci sei mesi prima ma dobbiamo creare una continuità tra una manifestazione e l’altra, grazie a una serie di eventi». Il primo di questi è stato organizzato a Bologna: «Erano presenti sette delegazioni dall’Africa settentrionale e subsahariana e due ambasciatori – conclude –. Altri incontri li stiamo sviluppando, con l’idea di organizzarli proprio nei paesi e nelle aree geografiche in cui sono più intensi gli scambi commerciali: Africa, Asia e Sudamerica». Un programma fitto di appuntamenti, in attesa della nuova edizione di Ipack-Ima, Grafitalia e Converflex fissata dal prossimo 28 febbraio al 3 marzo 2012 alla FieraMilano-Rho.
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