Rassegna stampa

Udine Fiere apre le porte all’università

Udine Fiere apre le porte all’Università degli studi di Udine. In linea con le nuove strategie, tese a ricollocare Udine Fiere all’interno del rinnovato contesto economico, sociale e culturale dal quale deriva un modo diverso di fare fiere, la Spa partecipata dalla regione Friuli Venezia Giulia, dalla Camera di Commercio, dalla Provincia e dal Comune di Udine, dalla Friulcassa, e dalla Confartigianato, ha presentato ieri mattina al pubblico il piano strategico per il triennio 2004-2006. Un piano ambizioso che punta ad aumentare il fatturato societario almeno del 30% nel triennio e che soprattutto propone importanti novità gestionali e organizzative attivate al fine di valorizzare le relazione economiche, creando occasioni di interscambio tra le varie realtà produttive. L’assunto di base dal quale prenderanno spunto tutte le manifestazione previste nel fitto calendario dell’attività di Udine Fiere è quello riassunto in breve dal presidente della società Gabriella Zontone: «I visitatori di una fiera devono trovare qualcosa di diverso, qualcosa di più rispetto a tutti gli altri canali commerciali. Per questo motivo in tutte le manifestazioni, siano esse business to consumer o business to business cercheremo di proporre sempre delle novità, di essere utili attraverso delle anteprime che consentano di favorire l’innovazione». E proprio all’innovazione sarà dedicata la novità più importante delle rassegne fieristiche, il cui primo appuntamento è previsto nelle giornate dal 4 al 6 novembre 2005 e per la quale verrà realizzata una stretta collaborazione con l’ateneo friulano. «L’università – ha spiegato il rettore Furio Honsell – deve essere in grado di trasferire innovazione tecnologica e promuovere sviluppo, per questo ritengo che la collaborazione con Udine Fiere sia una manifestazione concreta della nostra comune volontà di essere utili al sistema Friuli attraverso l’organizzazione di una fiera che soddisfi le necessità di innovazione». «L’obiettivo, ambizioso – ha aggiunto la professoressa Cristiana Compagno, direttore dello Start Cup che insieme alla professoressa Francesca Visintin curerà il comitato scientifico della fiera sull’innovazione – è quello di fornire un punto di incontro tra chi ha le idee e chi le vuole utilizzare. Per questo motivo non verrà proposto un panorama generale delle innovazioni, ma ci saranno delle scelte precise in relazione alle reali necessità del tessuto produttivo. Selezioneremo i filoni di innovazione in grado di innalzare la competitività. Ad esempio, avendo un sistema manifatturiero che può dare molto non ci rivolgeremo ad un sistema hi-tech che non c’è, ma cercheremo di fare meglio quello che già sappiamo fare creando sinergie per la condivisione della conoscenza».

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