
Udine Da ente pubblico a società …
Udine Da ente pubblico a società per azioni. Ed ora un futuro senza più la Regione nella compagine azionaria. È questo il possibile scenario che si apre per Udine Fiere, uno dei primi soggetti in Friuli Venezia Giulia a scegliere la strada della privatizzazione. La possibilità viene data dalla disponibilità della Camera di Commercio di Udine a rilevare le quote societarie detenute attualmente dalla Regione, per puntare ad aumentare il proprio ruolo in seno alla spa che gestisce l’ampio quartiere fieristico alle porte di Udine, a Martignacco. Del progetto il presidente dell’ente camerale friulano, Adalberto Valduga, ne ha già discusso con l’assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi. La proposta sarà oggetto di una relazione che l’assessore Bertossi illustrerà al presidente Riccardo Illy e ai colleghi di giunta in una delle prossime sedute. Non quella di lunedì prossimo – visto che Illy non sarà presente – ma sicuramente in quella successiva. Il governatore e gli assessori decideranno collegialmente se accettare o meno l’offerta della Camera di commercio di Udine, e con quali modalità uscire eventualmente dalla compagine societaria di Udine Fiere. C’è chi parla della disponibilità della Cciaa di rilevare le quote della Regione e chi, invece, sostiene che l’operazione avverrebbe attraverso un aumento di capitale della società, coperto dall’ente camerale che in questo modo apporterebbe una maggiore dotazione finanziaria alla fiera. Attualmente azionisti di Udine Fiere risultano – oltre alla Regione e alla Camera di commercio – anche il Comune e la Provincia di Udine, Friulcassa e l’Unione Artigiani Piccole e Medie Imprese – Confartigianato. Se l’operazione andasse a buon fine (e da parte della Regione pare vi sia una disponibilità di massima ad appoggiare l’istanza camerale), significherebbe che la volontà da parte del mondo economico friulano di investire sullo sviluppo dell’attività fieristica a Udine è concreta. Del resto, già pochi mesi dopo l’insediamento al vertice della Camera di commercio, il presidente Valduga aveva manifestato l’intenzione di far sì che la Fiera potesse divenire un importante veicolo promozionale per le imprese e per l’intera economia friulana. E proprio questo disegno sembra essere alla base della richiesta camerale. Da parte dell’Amministrazione regionale, invece, questo potrebbe essere il primo disimpegno dal settore fieristico al quale altri potrebbero seguire nei prossimi anni, quando cioè anche le società di Pordenone, Gorizia e Trieste saranno pronte a camminare con le proprie gambe senza più una partecipazione nella gestione da parte della Regione. Udine Fiere è stata la prima in regione a portare a termine la trasformazione in Spa e ha approvato un piano strategico di sviluppo che vede quest’anno la Borsa internazionale dello spettacolo (un “unicum” a livello mondiale) e a febbraio del prossimo anno la prima edizione di InnovAction, citata come esempio da Illy alla recente assemblea dell’Assindustria friulana. In un futuro prossimo non è escluso, invece, che si punti ad un’aggregazione dei quattro soggetti fieristici attualmente esistenti in Friuli Venezia Giulia, che peraltro già ora stanno sperimentando alcune forme di collaborazione e sinergia.