Rassegna stampa

Tutto da ripensare il modo di produrre

La domanda energetica globale, da qui al 2035, è destinata a crescere del 47%, secondo le ultime stime dell’International Energy Agency. L’incremento maggiore avverrà soprattutto nei Paesi emergenti, come la Cina, dove i consumi potrebbero addirittura triplicare. Servono dunque nuove politiche e tecnologie per scindere l’aumento della produzione industriale dall’aumento delle emissioni: oltre alle smart town e alle smart grid, ci vuole un po’ di smart manufacturing. Nello scenario dell’Iea, l’efficienza energetica potrebbe abbattere le emissioni di CO2 del 71% al 2020 e del 48% al 2035, contro il 18% e 21% delle fonti rinnovabili. Per capire quanta energia si possa risparmiare con l’efficienza, basta confrontare le economie esistenti: quella giapponese con la stessa quantità di energia genera una quantità di Pil 16 volte superiore rispetto alla russa, otto volte rispetto alla cinese e doppia rispetto a quella Usa. «In Italia, applicando alcune misure elementari di efficientamento degli impianti di generazione elettrica e di illuminazione, si otterrebbero risparmi di combustibili fossili e di emissioni corrispondenti a 23 milioni di automobili», spiega Claudio Gemme, neopresidente del l’Anie, la Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche.
Ma il punto dolente dell’efficienza è l’industria, che consuma il 42% dell’elettricità generata. Basterebbe poco per ottenere risparmi macroscopici. I motori elettrici sono un pilastro fondamentale della produzione, ma assorbono il 67% dell’energia elettrica usata nell’industria. Ma, nota uno studio di Abb, è che il 90% di questi motori è sovradimensionato rispetto al necessario ed è costantemente in funzione alla massima velocità, anche quando non serve. Per ridurne la velocità, la potenza viene “strozzata” con altri mezzi. Ma c’è un’alternativa: la velocità di un motore può essere controllata regolando la potenza che lo alimenta tramite un convertitore di frequenza a velocità variabile. Le applicazioni comuni possono risparmiare il 30% di energia. Se questa tecnologia fosse applicata a tappeto, l’industria riuscirebbe a risparmiare oltre il 20% dei suoi consumi. In un anno, i convertitori di frequenza venduti da Abb hanno permesso di risparmiare più di 220 milioni mWh di energia elettrica, pari al consumo annuo delle abitazioni nei 27 Paesi dell’Ue.
Il mondo dei risparmi sul fronte dell’efficienza energetica si riunisce a Rimini dal 9 al 12 novembre per la Fiera green Ecomondo, per un’edizione che si preannuncia da record. Perché il tema è al centro dell’attenzione, sia dei consumatori che delle aziende.
elenacomelli.nova100.ilsole24ore.com/
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