
Trieste, 750 milioni per Expo 2008
TRIESTE – L’Expo allo sprint finale. Trieste, Salonicco e Saragozza, le tre città che concorrono a ospitare l’esposizione mondiale del 2008, presenteranno lunedì al Bie, il Bureau International des Expositions di Parigi, i dossier di candidatura sui quali si baserà il verdetto, atteso a dicembre. Fortemente sostenuto dal Governo, a detta del sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione, il piano italiano, che uscirà oggi dalla tipografia, è stato redatto dall’agenzia Kpmg in collaborazione con lo staff di Trieste Expo Challenge, la società consortile che riunisce la Regione Friuli-Venezia Giulia, il Comune, la Provincia, la Camera di commercio e l’Autorità portuale del capoluogo. Il Sole-24 Ore è in grado di anticipare il budget dell’evento, su cui si concentrano molte delle aspettative di rilancio per l’economia giuliana (nel dossier sono ipotizzati investimenti per oltre 750 milioni).
Due le direttrici lungo le quali si sviluppano i conti. La prima, la più consistente, traccia un preventivo di spesa per il restauro e l’infrastrutturazione del Porto Vecchio, il sito dove – in caso di parere favorevole del Bie – maturerà la manifestazione. La seconda riguarda la gestione operativa della mega-fiera (in calendario dal primo giugno al 31 agosto 2008 e dedicata alla “mobilità della conoscenza”), che potrebbe chiudersi – “prudenzialmente”, sottolinea Fabio Assanti, presidente di Trieste Expo Challenge – con 175 milioni di ricavi e un risultato netto di 1,65 milioni.
Stando al progetto, per il restyling dei 35 ettari destinati alla manifestazione potrebbero servire 612 milioni, quasi la metà dei quali (267 milioni) per il riadattamento degli edifici. I restanti saranno impiegati per servizi, arredi, nuovi padiglioni e la costruzione di un centro congressi e di un teatro open-air, mentre il concorso di idee inciderà per 56 milioni. Per fare fronte a una parte della spesa, si legge nel documento di candidatura, il governo potrebbe stanziare 250 milioni fra il 2005 e il 2008. Soldi che dovrebbero sommarsi a interventi comunitari, regionali e privati, in particolare da parte dei concessionari delle aree demaniali. Il 12 febbraio, per promuovere iniziative di project financing, sarà firmato un accordo fra Trieste Expo e Banca Intesa, resasi disponibile, fra l’altro, a sponsorizzare la kermesse con 1,15 milioni.
Più articolato il conto economico prospettico, il vero budget dell’esposizione. Il piano, che «dimostra – si legge – la sostenibilità dell’evento», parte da un’ipotesi di 5 milioni di visitatori e prevede incassi, dalla vendita di biglietti, per 125 milioni. Oltre 30 milioni dovrebbero arrivare da donazioni, contributi pubblici e circa 300 sponsor (vicini a un accordo l’Associazione provinciale dei costruttori, la Fondazione CrTrieste e la Banca Popolare Friuladria). Il merchandising (compreso il catalogo dell’Expo, stampato in un milione di copie), le tasse sui parcheggi e le royalties su una possibile lotteria nazionale frutterebbero altri 16,5 milioni.
Sulle uscite (i costi operativi sono pari a 156 milioni) pesano l’affitto degli spazi portuali (75 milioni), la campagna promozionale (34,8 milioni) e gli stipendi delle 1.200 persone che saranno coinvolte nell’organizzazione nell’arco dei quattro anni (19 milioni, 14,8 dei quali concentrati nel 2008).In bilancio, anche un accantonamento rischi di 15,6 milioni.
I prossimi appuntamenti, prima della sentenza, saranno la visita della commissione tecnica del Bie a Roma e Trieste (dal 29 al 31 marzo) e le audizioni della delegazione giuliana di fronte all’Assemblea generale del Bureau (a giugno e dicembre). Poi la decisione finale: se Trieste sarà esclusa, saranno andati bruciati fra i 2,5 e i 3 milioni, quanto, cioè, è stato stanziato per la messa in campo della candidatura.
Le sfide internazionali
A Parma l’Agenzia alimentare Ue. La Commissione europea il 13 dicembre ha assegnato a Parma la sede definitiva dell’Agenzia alimentare Ue. L’Efa (European food authority), che si trova provvisoriamente a Bruxelles e inizierà a trasferirsi nella città emiliana in giugno, potrà disporre di un budget annuo di 40 milioni di euro e impiegherà da subito 255 persone che nel giro di tre anni diventeranno 330.
La Coppa America a Valencia. Alinghi ha scelto Valencia per la prossima edizione della Coppa America che si terrà nel 2007. A Napoli e alle altre finaliste, Marsiglia e Lisbona, in corsa per ospitare la regata, è andata la consolazione delle pre-regate che si svolgeranno nelle loro acque.
La Chimica Ue a Helsinki. Il 13 dicembre la Commissione Ue ha deciso di attribuire a Helsinki l’Agenzia per la valutazione delle sostanze chimiche, per compensare l’assegnazione dell’agenzia alimentare Ue (per la quale si era candidata anche Helsinki) a Parma. L’agenzia, che ha il compito di inventariare le sostanze chimiche presenti sul mercato, doveva essere costituita a Ispra (Varese), dove già si trova l’Ufficio della chimica europea.