
Tra gli stand si affaccia anche l’ufficio ecologico
Eccovi arrivati in ufficio, finalmente potete respirare. Per le imprese profit e non profit attente alla responsabilità sociale e al bilancio ambientale, «Fa’ la cosa giusta!», fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in programma a Milano dal 12 al 14 marzo (Fieramilanocity, sito internet www.falacosagiusta.org), serba una sorpresa. Tra gli oltre 600 espositori che si dividono i 24mila metri quadrati dell’edizione 2010, a fianco dei consueti stand dedicati a turismo responsabile, cibo biologico e commercio equo, amministratori delegati e capi-ufficio potranno visitare una nuova sezione dal titolo «Servizi sostenibili per le imprese».
Chi l’ha detto che un ufficio debba per forza produrre carta da macero a tonnellate? E che un amministrativo non possa avere un animo ecologico? A fare un giro tra questi stand, un pezzo alla volta, l’utopia dell’ufficio sostenibile si potrebbe forse quasi costruire. Incominciamo dall’informatica, dove associazioni dell’open-source offrono accurate consulenze per andare oltre il software a pagamento. Carta e stampa: ecco i produttori di carta riciclata e gli stampatori certificati ISO9001 che usano inchiostri a base di oli vegetali e carte ecologiche. Spedizioni piccole e grandi: società di pony-express ecologici a pedali non incidono sulle polveri sottili portando a destinazione le buste nel modo più verde possibile; ma anche solidi pallet in legno riciclato e pellicole ecologiche con cui imballare ogni merce sostengono la causa dell’ecologia. E poi assicurazioni e banche etiche a cui chiedere finanziamenti, organizzatori di eventi con alto valore sociale al servizio delle aziende. Infine, ma non in ordine di importanza, società di marketing esperte nel far incontrare aziende e pubblico in modo ecologico, economico e piacevole.
La sfida al grigio degli uffici italiani è lanciata: «Abbiamo pensato di creare questa sezione perché anche chi lavora in un ufficio è un consumatore – spiega Giovanni Petrini, responsabile del progetto Fa’ la cosa Giusta!–. Così come è possibile toccare con mano la filiera dell’alimentare biologico e capire come produrre cibo sano, allo stesso modo in fiera si può ricostruire la filiera sostenibile del lavoro d’ufficio».
Qualche esempio presente alla manifestazione? Primo Barzoni è titolare di Palm, azienda di Mantova che produce pallet ecologici. «Fabbrichiamo 2 milioni e mezzo di pallet all’anno – spiega – e una parte di questi sono a km zero, cioè costruiti con legno italiano, preso dagli scarti dei compensati e dal cuore del fusto del pioppo inutilizzato dai mobilifici». Roberto Peia è socio di Ubm, Urban bike messengers, la maggiore società italiana di pony express a pedali: «Siamo nati a Milano nel 2008 e oggi abbiamo 100 clienti fissi tra cui Europe Assistance, Marcos y Marcos e Bwin – racconta –. A Milano abbiamo firmato un accordo con Dhl per consegnare le buste nel cuore della città. I documenti arrivano più in fretta e meno furgoni girano per le vie del centro. Anche di questo siamo orgogliosi».
A Fa’ la cosa Giusta! è presente anche la sezione «Pace e Partecipazione», con 88 stand di associazioni di volontariato e Onlus. Inoltre, in occasione del 2010, anno europeo di lotta alla povertà, la camera di commercio di Milano ha finanziato la presenza in fiera di sette associazioni, anche locali, che si occupano di povertà estreme.
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