Rassegna stampa

Torino sfoglia le pagine del mondo

Internazionale, certamente. Giovedì 5 maggio si inaugura la 18 Fiera del Libro, allestita fino a lunedì 9 maggio al Lingotto di Torino e determinata ad aprire la strada agli eventi che vedranno Torino protagonista nel prossimo anno: l’investitura a Capitale mondiale del libro, dall’aprile 2006 all’aprile 2007, e i Giochi olimpici invernali, nel marzo 2006. A partire da un risultato già conseguito: la kermesse editoriale torinese è oggi collocata al secondo posto in Europa, ha sopravanzato il Salone du Livre di Parigi. A marzo il 25^ salone francese ha ospitato 1.198 espositori e staccato 165mila biglietti d’ingresso. Nel 2004 la Fiera del Libro aveva chiuso sfiorando i 230mila visitatori, ormai a poche lunghezze di distanza dai 270mila frequentatori della 52 Frankfurter Buchmesse nell’ottobre scorso.
Espositori. Ancora incerto il numero finale delle adesioni, previsto pari (1.220) allo scorso anno, ma il ripensamento di alcuni stand istituzionali collettivi – a partire da quello della stessa Regione Piemonte – potrebbe ridimensionare la partecipazione locale. Ad oggi il Nord-Ovest ha confermato 164 delle 201 presenze del 2004, con defezioni soprattutto tra i piemontesi (149 per il momento, il 18% in meno rispetto ai 182 dello scorso anno, 13 i liguri, 2 i valdostani), in linea con un trend in atto negli ultimi anni e che sembra riguardare prevalentemente i piccoli stampatori, in realtà i più interessati dal turn-over. Tra i primi a prenotare gli spazi figurano gli habitué Bollati Boringhieri, De Agostini, Elledici, Piemme, Giulio Einaudi, Utet. Per contro tra i 39 nuovi standisti provenienti da tutta Italia ben 9 sono piemontesi: La Fabbrica di Carta del Verbano Cusio Ossola e i torinesi Codice edizioni, Giudizio Universale, Giancarlo Zedde, Hopefulmonster, Il Giramondo, Issimo, Seneca e L’Ambaradan.
Ospiti. Se l’Italia è approdata alla Buchmesse con 353 suoi editori, dall’estero si apprestano ad arrivare a Torino centinaia di editori, scrittori, istituzioni e personaggi. La Fiera 2005 si apre con una serata – il 3 maggio – dedicata a Wislawa Szymborska, la poetessa polacca Premio Nobel 1996, accompagnata dal regista Ferzan Ozpetek. Atteso anche il Premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, domenica 8, alle 15.
Dopo molti anni l’editoria francese tornerà a Torino con una presenza consistente e con uno stand nazionale curato dal Bureau International de l’édition frantaise. Ospite alla Fiera anche una rappresentanza di scrittori portoghesi (Instar Libri, di Torino, propone l’incontro con Mario de Carvalho e Joao de Meio, venerdì 6 maggio, alle 17): il Portogallo sarà ospite d’onore nel 2006 insieme al Brasile.
Eventi. L’iniziativa più suggestiva promette di essere “Lingua Madre”, che porterà a Torino, in un happening che sarà anche musicale, una cinquantina di studiosi e scrittori, principalmente asiatici, africani e latino-americani, già noti o emergenti, che lavorano sul patrimonio della loro tradizione culturale in senso fortemente sperimentale e innovativo.
Rolando Picchioni, segretario generale della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che promuove la Fiera del Libro, organizzata da Biella Intraprendere, ed Ernesto Ferrero, direttore editoriale, hanno voluto, però, con questa edizione cominciare la marcia di avvicinamento al 2006, quando le “Olimpiadi della Cultura” accompagneranno a Torino quelle sulla neve. Fin d’ora la Fiera propone “Ti leggerò i Giochi”, un contenitore di convegni, reading e momenti di spettacolo ispirati al tema della “competizione”. Tutti i giorni, alle 16,30, un tema da approfondire: dalla concorrenza sleale nell’economia di mercato al doping nello sport.
Spazi. Sui 46mila metri quadrati del Lingotto il primo padiglione sarà dedicato ai piccoli e medi editori. Un secondo settore ospita i grandi editori e gli stand delle regioni, tra cui Piemonte e Valle d’Aosta. Nel terzo comparto è collocato lo Spazio Ragazzi, denominato “Roses & Stones”, che lo scorso anno attirò 9mila bambini: 8.216 giovanissimi (400 tra classi elementari e medie di tutta Italia) hanno partecipato dal gennaio scorso al torneo di lettura online “Libri in gioco”. Infine, il padiglione 5, chiuso al pubblico e interamente riservato agli addetti dell’editoria, un settore che vale 3,6 miliardi e che stampa 254 milioni di copie all’anno, secondo i dati Aie riferiti al 2003.

Newsletter