
Torino rilancia con auto e «food»
I sistemi fieristici di Torino e di Genova cercano di ottenere una maggior competitività e replicano agli altri big nazionali. Il Lingotto tesaurizza la significativa collaborazione con Slow Food: dopo il successo del Salone del Gusto, sta mettendo in cantiere una nuova manifestazione dedicata all’agricoltura sostenibile. Costituirà un pacchetto di appeal sull’agroalimentare, insieme alla kermesse sul vino e a «Dolc’è».
Nessun vantaggio dalla ventilata alleanza con il polo milanese: il Mi-To, su questo fronte, non decolla. La Fiera del libro, invece, forte dei suoi 300mila visitatori lo scorso maggio, continua con il medesimo impegno: è già in calendario l’edizione 2007, che dovrà vedersela con l’annunciata concorrenza di Roma (che tenta un’operazione con Torino così come con Venezia per il cinema). Sotto la Mole – segnale di un’evoluzione in atto – dopo la dolorosa perdita del Salone dell’auto (disdetto nel 2002 in favore del «Motor Show» di Bologna) si sta lavorando anche a «Next», la rassegna del car design che sarà ospitata nel 2008.
Circa gli assetti societari: mentre il Centro Congressi Expo2000 è prossimo a passare completamente in mano al Comune di Torino, il patron di Promotor International Afredo Cazzola (che gestisce il Lingotto Fiere) si dice disposto a «trattare con gli enti locali» per il Lingotto Fiere. In Liguria sarà pronto per luglio 2007 il Centro fieristico della Spezia. Intanto, la Fiera di Genova ha messo in programma per il 2007 ben 17 manifestazioni. Al giro di boa di un piano industriale che fra il 2004 e il 2008 prevede investimenti per 120 milioni (di cui un po’ meno della metà diretti), la società si sta riposizionando, recuperando le perdite e chiudendo il 2006 in pareggio.
Servizi u pagine 2 e 3