Tontini: «Per la Fiera gestione unica regionale mantenendo a Pesaro il “cuore” di Campanara»

Tontini: «Per la Fiera gestione unica regionale mantenendo a Pesaro il “cuore” di Campanara» Un’unica società fieristica regionale. Il progetto viene rilanciato dal responsabile regionale del Gruppo imprese e sviluppo dei Ds, Roberto Tontini, che a quel progetto lavorò nella passata legislatura come relatore della legge regionale sulle fiere. «E’ giunto il momento – sostiene Tontini – di rompere gli indugi e puntare con decisione verso questa soluzione che consentirebbe una gestione unica regionale dell’intero sistema fieristico marchigiano ed occorre un forte impegno di tutte le istituzioni coinvolte. Il tutto in piena sintonia con gli obiettivi posti dalla legge regionale sulle fiere. Un segnale confortante, in questa direzione, è venuto dal presidente della Regione Gian Mario Spacca nell’incontro tra la giunta regionale e quella del Comune di Pesaro». A questo progetto, secondo Tontini, occorre lavorare con convinzione, nell’intento di mantenere nei padiglioni pesaresi quel ruolo centrale di promozione e di animazione economica dell’imprenditorialità pesarese e marchigiana che ha saputo ricoprire in passato. E proprio Tontini, giorni fa sul Messaggero, aveva espresso preoccupazione per le operazioni in atto, soprattutto nell’affidamento della gestione di Campanara ad un partner esterno. Operazione che va in senso opposto all’ipotesi di gestione unica regionale. «La gestione della struttura di Campanara – precisa ancora Tontini – dovrebbe avvenire in sinergia con le Fiere di Ancona e Macerata in modo da creare un unico polo fieristico integrato, capace di promuovere nel migliore dei modi il Made in Marche dal sud al nord della regione. Questo sarebbe l’atto capace di far nascere il polo fieristico regionale. Il tutto senza alcuna implicazione sulla proprietà di Campanara, data la separazione possibile tra gestione e proprietà, consentita dalla nuova legge». Insomma, secondo Tontini, occorre fare tutto quanto è possibile per mantenere il “cuore” della fiera di Pesaro nelle Marche, condizione per la piena valorizzazione del sistema produttivo regionale.