Tante sinergie e conti in ordine

La scelta operata dalla presidenza di Raffaele Cercola nell’unica Spa fra le fiere del Sud è precisa: spogliarsi del tutto dei panni di organizzatore. In tal modo la Mostra d’Oltremare di Napoli è riuscita a mutare pelle rispetto al vecchio ente autonomo, per trasformarsi in un quartiere capace di attrarre organizzatori professionali e, soprattutto, con i conti in ordine. Otto milioni il fatturato 2003 relativo alla sola gestione fieristica (11 milioni quello riferito al complesso delle attività della Spa), con un Ebitda di circa 800mila euro, un totale di 1,6 milioni di visitatori lo scorso anno per 26 manifestazioni. Per il 2004 si prevede un Ebitda di 1,8 milioni, per 28 appuntamenti..
A Napoli, l’acceleratore delle alleanze è ben premuto: con organizzatori del Nord come Smau, Centrexpo, Ipack-Ima, le Fiere di Parma e di Padova, Eurochocolate, ma non solo. La campionaria locale, la Fiera della casa, rassegna organizzata direttamente fino al 2003, è stata affidata da quest’anno a Meridiana fiere, sigla della famiglia Petriccione, che con la sigla Medi Srl già promuove a Napoli la specializzata di successo nell’elettrotecnica, Mediel. A ottobre avranno luogo in contemporeanea Medprint e Medpack, organizzate dal gruppo milanese Centrexpo-Ipack-Ima, dando vita alla più grande rassegna di meccanica strumentale mai svolta nel Meridione; in dicembre debuttano a Napoli gli organizzatori perugini di Eurochocolate. Sul fronte della fiera come vetrina delle produzioni locali, prende quota l’appuntamento con Napoli filiera moda: l’esposizione – dal 10 al 12 settembre – è all’ottava edizione ma per la prima volta esprime il concetto di mostra di “filiera”, grazie al sostegno alla manifestazione da parte del “gruppo Cis”: espongono le aziende locali specializzate del tessile-abbigliamento e del pronto-moda e, al tempo stesso, giunge il supporto del sistema logistico e distributivo rappresentato dall’Interporto e dal Cis (il Centro ingrosso più grande d’Europa) di Nola.