
«Tante opportunità per Ancona»
ANCONA – La Fiera internazionale della pesca di Ancona incassa i consensi delle imprese ittiche e chiude la 65/a edizione con un bilancio più che positivo.
«E’stata sicuramente l’edizione del rilancio – ha sottolineato il presidente dell’Ente regionale fieristico, Sandro Barcaglioni – la più riuscita non solo in questi ultimi cinque anni in cui ho guidato l’Ente, ma credo da parecchio tempo a questa parte».
«Ancona – ha aggiunto il presidente dell’Erf – conferma e rafforza la sua centralità nel Mediterraneo in materia di pesca e oggi ha la straordinaria opportunità di giocare un ruolo assolutamente da protagonista nello scenario politico europeo del settore. Mi auguro che tutti, dalla Regione al Comune, sappiano cogliere questa grande opportunità, che non solo dà enorme prestigio al capoluogo marchigiano, ma comporta una ricaduta economica inimmaginabile».
Innumerevoli i risultati ottenuti in questa quattro giorni.
Risultati politici ed economici: un ritrovato e propositivo confronto tra Europa ed Italia in materia di pesca, un dialogo ancora più stretto tra istituzioni e mondo della cooperazione, la valorizzazione del pesce povero e soprattutto una generale soddisfazione tra gli espositori, sia per i contatti con la realtà peschereccia italiana che per quelli con gli operatori professionali stranieri provenienti da ben 21 Paesi.
Barcaglioni ha ringraziato il ministero delle politiche agricole e in particolare il sottosegretario Scarpa. «A lui si deve gran parte di questo successo. E”la persona che ha creduto a un progetto serio e qualificato, lo ha fatto proprio e lo ha sostenuto con forza, convinto che Ancona potesse rappresentare un’importante carta da giocare per offrire al nostro Paese una posizione privilegiata non solo geografica nella politica della pesca del Mediterraneo. Il positivo confronto con il commissario europeo Joe Borg avuto in questi giorni in fiera – ha concluso – ne è la riprova».
Un bilancio dunque positivo che incoraggia gli organizzatori e conferma l’importanza dell’ente pubblico in una fase di valutazione e riconsiderazione di tutto il modello fieristico regionale. E’ ormai chiaro che soltanto con la qualità ci si può difendere all’interno di un settore fieristico dove altre regioni ed altre città hanno fatto passi da gigante partendo proprio dalle strutture e dalla capacità di collaborare.