Rassegna stampa

Sulla Fiera il sigillo blu di Nouvel

LA CITTÀ CHE CAMBIA – Concluso il concorso di idee a cui hanno partecipato tre dei progettisti più famosi d’Europa per rifare il padiglione B: Look d’autore per la Fiera il futuro sarà uno specchio. Il restyling affidato al francese Jean Nouvel. Il nuovo edificio avrà un tetto apribile e due grandi hall orientate verso il mare. Tra le grandi opere dell’architetto anche il Guggenheim Museum di Tokyo.

UN piano blu, un immenso specchio blu rettangolare, così sarà il tetto del nuovo padiglione B della Fiera secondo il progetto dell’architetto francese Jean Nouvel, che dalle ultime indiscrezioni sarebbe stato scelto fra i tre progettisti in lizza per ridisegnare la Fiera di Genova. I tre nomi chiamati a misurarsi con la sfida erano tutti di alto livello: Nicholas Grimshaw, che ha firmato l’aeroporto di Zurigo e quello di Heathrow, come pure la Fiera di Francoforte, Michael Hopkins, autore dell’ultimo parlamento inglese, e appunto Jean Nouvel, francese, tra i più noti progettisti di grandi complessivi espositivi, da ultimo il Guggenheim Temporary Museum di Tokyo.

A fine gennaio i tre studi avevano presentato i loro progetti al consiglio di amministrazione della Fiera e al comitato di esperti che lo affianca, composto dall’assessore alla qualità urbana Bruno Gabrielli, la preside di architettura Benedetta Spadolini e il presidente dell’Ordine degli Architetti Domenico Podestà. La decisione di invitare solo nomi stranieri era stata presa dopo l’annuncio di Renzo Piano di non voler disegnare altro a Genova oltre al suo affresco, il compito assegnato a tutti e tre era quello di realizzare un edificio che, sui diecimila quadrati dell’attuale padiglione B, lo storico padiglione delle vele, si sviluppi almeno su due piani, garantendo quindi 20.000 metri quadrati di spazi espositivi, possibilmente modulari, in grado di ospitare un’ampia gamma di interventi supportati da tutti gli impianti tecnologici all’avanguardia. Ora lo scelta sembra caduta su Nouvel, che ha presentato il progetto probabilmente più fantasioso fra i tre.

Nell’idea dell’architetto francese il padiglione B dovrà essere coperto infatti da un tetto formato da un immenso specchio blu rettangolare, mentre all’interno sono previste due grandi hall orientate verso il mare, una sotto il piano di copertura è una terrazza coperta, completamente aperta sul porto, l’altra è il prolungamento della banchina nell’edificio, completamente vetrata e apribile quando le condizioni del tempo lo consentono. Le due grandi hall sono coperte da specchi che evocano la superfici del mare: uno a piccole onde, come increspature, l’altro con lunghe onde parallele alla banchina.

Sotto il primo specchio l’illuminazione sarà assicurata da lampioni che non toccano mai il soffitto, sotto il secondo i proiettori saranno nelle onde, nelle pieghe o dietro vetri a specchio. Il ristorante invece è previsto sul limite tra il porto e le esposizioni.

L’ultima parola, con l’ufficializzazione del progettista francese come vincitore della sfida, dovrebbe arrivare comunque nei prossimi giorni, anche se la scelta non è stata facile, dato l’alto profilo dei tre architetti invitati. «La collocazione del quartiere fieristico – aveva dichiarato al momento della presentazione il presidente Franco Gattorno – biglietto da visita della città all’ingresso del porto, ci ha stimolato a puntare su una riqualificazione di qualità sia sotto il profilo funzionale sia sotto il profilo architettonico.

L’adesione al nostro invito di professionisti di indiscutibile talento dimostra l’appetibilità e la concretezza delle nostre idee. Nell’arco di due, tre anni con i lavori di ampliamento della Marina, il nuovo padiglione B e un polo business con albergo e centro congressi, Fiera di Genova avrà le carte in regola per essere veramente competitiva sul mercato fieristico internazionale». I lavori di ampliamento della Marina sono partiti e stanno procedendo, ora tocca al padiglione B.

Confermate le anticipazioni di Repubblica: Con Jean Nouvel una Fiera blu dipinta nel blu: l’idea di Genova la luce nelle onde. Via libera dal consiglio alla scelta dell’architetto a cui toccherà ridisegnare il complesso della Foce. Un progetto innovativo che unisce mare e cielo. Gattorno: “Scelta difficile, collegata all’Affresco del waterfront di Piano”.

ORMAI è ufficiale, sarà firmato Jean Nouvel il nuovo padiglione B della Fiera di Genova. La scelta, anticipata da Repubblica, è stata varata ieri dal consiglio di amministrazione. In lizza c’erano oltre a Nouvel altri due progettisti di fama internazionale, Nicholas Grimshaw e Michael Hopkins, ma il progetto di Nouvel è risultato quello dal segno più forte. Il tetto del nuovo padiglione sarà infatti un «immenso piano blu», come lo ha descritto lo stesso Nouvel nella presentazione della sua idea, un grande specchio che rifletterà il cielo, le nuvole, il sole. All’interno sono previste due grandi hall orientate verso il mare, tutte vetrate, con la possibilità di aprirle quando il tempo lo permetta. «È stata una scelta difficile, considerato il livello dei progetti presentati – ha detto il presidente della Fiera, Franco Gattorno – è stato tenuto conto della posizione strategica del quartiere fieristico nel waterfront della città e del ruolo che assumerà in futuro con la realizzazione dell’affresco di Renzo Piano». E Nouvel ha promesso che «il nuovo padiglione si sposerà con il cielo di Genova».

La scelta, anticipata da «Repubblica», è stata varata dal consiglio di amministrazione della società su indicazione dell´assemblea dei soci e nasce dalla volontà di identificare con un segno forte la riqualificazione di tutto il quartiere fieristico. Fra i tre in lizza il progetto di Jean Nouvel è probabilmente il più fantasioso e si integra con l’ambiente grazie a linee e colori che evocano e rispecchiano il mare e il cielo. Il tetto del nuovo padiglione sarà infatti un «immenso piano blu», come lo ha descritto lo stesso Nouvel nella presentazione del suo progetto, «nel quale si riflette o il blu del cielo o le nuvole che diventano plumbee sotto la pioggia o nel grigiore».

All’interno sono previste due grandi hall orientate verso il mare, tutte vetrate, con la possibilità di aprirle quando il tempo lo permetta, e sopra le hall due specchi che evocano la superficie del mare, uno a onde più piccole «leggere increspature che ammaccano il mare», l’altro con lunghe onde parallele alla banchina.

«E’ stata una scelta difficile, considerato il livello dei progetti presentati – commenta il presidente Franco Gattorno – e molto meditata. E’ stato tenuto conto della posizione strategica del quartiere fieristico nel waterfront della città e del ruolo che assumerà in futuro con la realizzazione dell’affresco di Renzo Piano.» La scelta di chiamare solo architetti francesi era stata voluta infatti perché lo stesso Piano aveva già dichiarato di non voler progettare altro a Genova oltre all’affresco sul waterfront. «La realizzazione di Jean Nouvel sarà un elemento distintivo dello sviluppo che si inserirà tra le altre nuove opere – aggiunge l’amministratore delegato Roberto Urbani – la Marina ampliata da 600 posti barca e l’albergo con centro congressi nell’edificio Ansaldo.»

Il punto di partenza del progetto era la necessità di rifare completamente il padiglione B, ormai vecchio e superato, realizzando un edificio su due piani, versatile e modulare in grado di ospitare un´ampia gamma di manifestazioni, dotato degli impianti tecnologici più avanzati e destinato in un prossimo futuro ad espandersi nell’area attualmente occupata dal padiglione D. A cimentarsi con questa sfida erano stati chiamati tre progettisti stranieri di livello internazionale, Nicholas Grimshaw, Michael Hopkins e Jean Nouvel. In tutta l’operazione la Fiera di Genova è stata coadiuvata da una commissione di esperti formata da Bruno Gabrielli, assessore alla Qualità Urbana e alla pianificazione territoriale del Comune di Genova e docente della Facoltà di architettura dell’Università di Genova, Benedetta Spadolini, preside della facoltà di Architettura e dal presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Genova.

A gennaio i tre studi avevano presentato i progetti al consiglio di amministrazione e agli esperti, i mesi successivi sono stati dedicati agli approfondimenti per chiarire i dettagli funzionali e ieri la scelta. Nouvel tra l’altro ha già realizzato il teatro dell’Opera di Lione e con il suo studio sta lavorando attualmente al Guthrie Theater di Minneapolis, al Museo Regina Sofia di Madrid e alla Radio Symphonic Hall danese a Copenhagen. «Il padiglione centrale della Fiera si sposerà con il cielo di Genova – ha detto ieri l’architetto parigino, appena saputa la notizia – con il mare di Genova e con la vita fieristica attraverso riflessi, bagliori e giochi caleidoscopici. Questa architettura dell’immaterialità e della luce è il mio contributo all’identità di Genova». Le prossime tappe saranno il perfezionamento degli aspetti contrattuali e l’avvio del progetto preliminare, mentre sono già partiti i lavori per la Marina.

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