
Strategie mirate sul mercato tedesco
Aperture di negozi nel mondo, nuova divisione per il mercato di lingua tedesca e cambio di direzione nella presenza fieristica. È la ricetta di Stefano Dalla Betta, amministratore delegato di Move, società che produce mobili di design con sede a Pieve di Soligo (Tv), 13 milioni di fatturato nel 2007 e un 2008 in leggero calo, presente in 200 negozi nel mondo. La crisi internazionale dei consumi ha portato a un ripensamento. La società trevigiana, che ha fornito gli allestimenti per il Trump Tower (Chicago), Acqua a Punta de l’Este (Uruguay) e M Resort a Miami, ha deciso infatti di lasciare il Salone del Mobile di Milano, dopo 40 anni di presenza. Ma non si tratta di una bocciatura della fiera, è più una scelta industriale. «Per creare e produrre un nuovo mobile ci vuole almeno un anno, serve tempo per fare un prodotto di qualità – spiega l’ad – La cadenza annuale del Salone ci imporrebbe un ritmo economico per noi insostenibile». Non abbandonano Milano, lo showroom Move parteciperà infatti attivamente al Fuorisalone con la presentazione di nuovi prodotti. «Nelle iniziative collaterali del Salone abbiamo modo di incontrare i designer e architetti da tutto il mondo. E di confrontarci attivamente, cercare nuovi stimoli», continua il numero uno di Move.
E prosegue l’ampliamento della rete di contatti all’estero: «Preferiamo andare direttamente in loco, incontrare i nostri acquirenti nelle esposizioni in Germania, Russia e India». Si allarga anche la presenza nei negozi di tutto il mondo. Dopo Europa, Usa, Sudamerica, Turchia, ora la società trevigiana punta decisamente sull’Oriente. Il 16 aprile verrà inaugurato uno showroom a Shanghai, destinato a seguire il mercato cinese e dell’Est. Poi sarà la volta di Bangalore (India).
Move ha anche dato il via a un rinnovamento della propria immagine e dei propri negozi. Con l’operazione Atelier Move, inizierà nei prossimi giorni un giro d’Italia per formare sul campo i propri venditori. E non solo: verranno offerte soluzioni “chiavi in mano” per ogni punto vendita, con allestimenti e arredamenti studiati appositamente.
Prevedere la fine della crisi dei consumi non è semplice: «Ma da qualche mese vediamo nei nostri negozi maggiore interesse tra i consumatori, che fa ben sperare». Dalla Betta è comunque ottimista e non si ferma: «A inizio 2009 abbiamo dato vita alla nuova divisione M Due, che realizza un prodotto di arredamento destinato in particolare al mercato tedesco e austriaco, con attenzione al settore living, dove eravamo meno presenti».