Rassegna stampa

Stop al part-time se alla Fiera arrivano i soldi

La soluzione accontenta tutti aggirando la crisi economica. E salvando – almeno sulla carta – stipendi e manifestazioni fieristiche in programma, a cominciare dalla Medibit di ottobre. Già, perché dopo le polemiche e gli scontri delle scorse settimane alla Fiera del Mediterraneo per la proposta dell´amministrazione di nuovi contratti part time ai dipendenti di due società collegate, oggi il commissario Alessandro Trezza e la Cisl Fps hanno trovato un accordo. E cioè: «Nessuna riduzione delle ore di lavoro a settembre e ottobre e recupero del part time a cominciare da novembre». Con una garanzia: «Se così come annunciato – spiega il segretario di categoria della Cisl, Gianni Borrelli – l´emendamento salva-Fiera che prevede la garanzia della Regione su un mutuo da 7 milioni di euro per pagare i debiti, riceverà finalmente il sì dell´Ars, i nuovi contratti verranno stracciati tornando ai vecchi full time». Un impegno messo nero su bianco anche dall´amministrazione commissariale dell´Ente di piazza generale Cascino: «È pacifico – si legge in una nota – che nell´eventualità che la norma vada a buon fine il provvedimento di part-time sarà revocato e verranno ripristinati i contratti di lavoro full-time». Quanto basta a scongiurare l´occupazione della Fiera annunciata dai lavoratori e assicurare stipendi pieni per i prossimi due mesi. Anche se solo sulla carta. Finora infatti i pagamenti restano congelati per mancanza di liquidità e nelle previsioni sarà così almeno fino a novembre. Insomma, la situazione rimane difficile e serve un «piano di ristrutturazione aziendale di cui – scrivono i vertici della Fiera – sarà partecipe anche il sindacato». Complessivamente i dipendenti dell´Ente sono 70. Quarantasette quelli assunti dalla Fiera del Mediterraneo e 23 dalle due società collegate: la Mediterranea Eventi e Servizi e la Mediterranea Gestione Fiera.

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