Rassegna stampa

Specializzazione nel futuro delle fiere

Più specializzazione per target mirati: così il comparto fieristico, un vero e proprio settore industriale, resterà competitivo e, soprattutto attrattivo per le aziende. Ma solo se saprà anticipare le tendenze. Ne è convinto Mike Rusbridge, presidente e amministratore delegato di Reed Exhibitions, leader mondiale nell’organizzazione di fiere con oltre 440 eventi in 36 paesi e una quota di mercato del 9%, che a Milano organizza tre eventi tra cui la Mostra Convegno Expocomfort che si è chiusa sabato a Fieramilano con 150mila visitatori da tutto il mondo.
«La crisi e il web non uccideranno le fiere. Ci sarà sempre bisogno dell’incontro faccia a faccia – spiega Rusbridge –. Le fiere hanno un futuro brillante soprattutto nei settori dell’energia e dei servizi, ma anche delle infrastrutture e dell’industria nei paesi emergenti». Che sono «le nuove frontiere del comparto fieristico – continua Rusbridge – , dalla Cina, dove organizziamo già 45 fiere, al Brasile passando per Russia e India, dove stiamo acquisendo nuove manifestazioni, e Medio Oriente, dove ci stiamo rafforzando. Oggi il 23% del nostro business arriva dall’Asia, ma vogliamo arrivare al 35%».
Una manifestazione fieristica di successo, secondo Rusbridge, deve anticipare le tendenze dei settori e soddisfare le esigenze dei clienti più sofisticati, proponendo temi altamente specializzati e focalizzati. Ed è proprio quello che intende fare con Intercharm, che Reed lancerà a settembre in Italia a Fieramilanocity. Una mostra dedicata al settore della cosmetica che farà concorrenza alla bolognese Cosmoprof.
«Il mercato – afferma l’amministratore delegato – ci chiede un evento a Milano, più dinamico e con forti sinergie con il mondo della moda: abbiamo ritenuto ci fossero gli spazi per organizzarlo». Anche se più in generale, spiega Rusbridge, in Italia non mancano le difficoltà per un organizzatore fieristico indipendente. «È un mercato interessante – dice – dove però molte fiere sono organizzate dalle associazioni di categoria. In ogni caso pensiamo che ci siano gli spazi per nuovi eventi in settori che stiamo studiando».
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