Rassegna stampa

Sopra i cinquanta metri la crisi si sente meno

Occhi puntati sul Monaco Yacht Show. La 19esima edizione di quella che è diventata la più importante rassegna nautica al mondo per i megayacht sarà un’edizione molto particolare, non tanto per i numeri che porta in dote, quanto per capire l o stato di salute del settore e valutare gli effetti generati dalla crisi economica. Che, lo scenario nel giro di un anno sia cambiato radicalmente è noto a tutti ma la fotografia che oggi ci restituisce il mercato non ha ancora i contorni così netti specialmente nella fascia sopra i 50 metri.
Un primo segnale incoraggiante in questa direzione arriva dalla commessa ricevuta da Perini Navi per la costruzione di due unità, una a motore di 73 metri e una a vela di 50 metri. Una boccata d’ossigeno che riporta un pizzico di ottimismo tra gli operatori. Un ottimismo che si rafforza scorrendo la lista delle presenze al Monaco Yacht Show: una quarantina delle circa 100 barche presenti sono state varate nel 2009. Il dato acquista ancora più interesse se si pensa che circa l’80 per cento degli yacht esposti ha meno di due anni di vita. Insomma è la prova tangibile della grande vitalità di un mercato che negli ultimi cinque anni ha conosciuto una rapida evoluzione. Tanti però restano gli interrogativi per il futuro soprattutto quelli legati all’andamento del mercato dell’usato dei grandi yacht, un settore questo che proprio al Monaco Yacht Show vede la sua vetrina più prestigiosa. «Solo per fare un esempio – racconta Hein Velema amministratore delegato di Fraser Yachts, una tra le più importanti società di brokeraggio – nel 2008 le unità vendute sono state la metà rispetto all’anno precedente». Se l’usato non se la passa bene il mercato delle nuove costruzioni oggi è al centro di una vera e propria politica commerciale aggressiva adottata da molti cantieri pur di accaparrarsi i pochi clienti rimasti sulla scena. I prezzi stando sempre a quanto riferiscono gli addetti ai lavori sono calati rispetto solo a due anni fa anche di un 35-40 per cento.
Una situazione questa che si deve in gran parte alla scomparsa o quasi dalla scena di una clientela, soprattutto russa, disposta a pagare qualsiasi somma pur di avere barche sempre più grandi ma nel minor tempo possibile. Un fenomeno che se da un lato ha riempito di ordini molti cantieri dall’altro ha contribuito nel corso degli ultimi anni non solo a far impennare i prezzi delle barche ma ha anche dato origine a vere e proprie forme di speculazione. Ma c’è un risvolto positivo in tutto questo. L’uscita di scena di questa clientela e il conseguente calo dei prezzi ha riportato alla luce l’interesse e la propensione all’acquisto da parte di un pubblico (prevalentemente europeo e nordamericano) più solido dal punto di vista patrimoniale e più preparato dal punto di vista nautico, e che finora era rimasto alla finestra in attesa che passasse l’ondata di euforia.
Con ogni probabilità sarà questo il profilo del cliente che a fine settembre si affaccerà sulle banchine del Monaco Yacht Show alla ricerca di qualche buon affare. I cantieri da un lato e i broker dall’altro lo sanno molto bene e questo è il motivo per cui si presenteranno in grande stile all’appuntamento di Montecarlo. Le novità non mancano. E molte di queste guarda caso parlano italiano. A iniziare da Viareggio Super Yacht. Il cantiere toscano ha scelto la cornice del Principato per la sua prima assoluta, Roma un megayacht che misura 62 metri. Restando nella taglia extra large Crn mostrerà per la prima volta Blue Eyes un 60 metri fresco di varo.
L’ammiraglia della flotta italiana sarà con ogni probabilità Silver Angel, un 64,50 metri che Benetti ha consegnato quest’anno al suo armatore. Non potevano mancare all’appello cantieri come Baglietto, che parteciperà con il 53 metri Baraka, e Cantieri di Pisa, quest’ultimo con l’Akhir 135, ammiraglia della gamma. Novità anche in casa Sanlorenzo che al Monaco Yacht Show alzerà il sipario su un nuovo 40 metri della linea Alloy e su una navetta semidisclocante di 37 metri. La flotta italiana potrà come sempre contare sull’apporto di Mondomarine. Il cantiere di Savona coglierà l’occasione per presentare sul mercato Streamline 2, un 49 metri dislocante.
E la vela? Anche in questo settore le novità non mancano. A iniziare da Perini Navi che nella cornice di Montecarlo alzerà il sipario sul 56 metri Riela. Stesso discorso per la Wally di Luca Bassani. Il cantiere che ha fatto del design la sua bandiera porterà ben due novità dell’ultim’ora: il 30 metri Indio e il 40 metri The Dream.
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