
Sono solo due gli aspiranti soci, …
Sono solo due gli aspiranti soci, ma entrambi di grande prestigio. E in grado di garantire un sicuro sviluppo a PadovaFiere che marcia verso la privatizzazione. La conferma è arrivata ieri mattina quando il presidente Ferruccio Macola ha aperto i plichi contenenti le offerte. I nomi delle società in gara non sono stati ufficializzati, tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, si sarebbero fatti avanti il colosso francese Gl Events, e l’altrettanto potente Fiera di Verona, capogruppo di una cordata dove sarebbero presenti anche operatori tedeschi. La Commissione ha già iniziato l’esame della documentazione, e tra una settimana renderà note le sue conclusioni. Solo allora si saprà a chi andrà il 60 per cento dell’Ente fieristico padovano. A procedere alla selezione sono lo stesso Macola, affiancato da Andrea Olivi, direttore generale, Paola Candiotto, consigliere provinciale, Mario Bertolissi, docente dell’Università di Padova in rappresentanza del Comune e Sergio Giordani della Camera di Commercio. I criteri di valutazione riguarderanno il prezzo di sottoscrizione offerto, il piano industriale 2005-2008 presentato per lo sviluppo di PadovaFiere, e la presenza di soggetti sinergici all’attività dell’ente. Il business plan deve indicare, oltre alle linee di strategia complessiva per la gestione della società, anche gli investimenti previsti, le possibili sinergie tra l’offerente e PadovaFiere e le politiche di remunerazione del capitale e del personale. L’operazione di valutazione ieri mattina è iniziata alle 11,30 e nella prima fase si è conclusa alle 13. Il momento è delicata ed è quindi comprensibile che dall’Ente non escano i nomi dei concorrenti in gara. Sembra tuttavia certo che la Commissione stia valutando le offerte di Gl Events, gruppo francese fondato nel 1978 e quotato alla Borsa di Parigi dal 1998. È uno dei principali enti fieristici europei, e lo provano i risultati: nel 2003 ha realizzato un fatturato pari a 339,8 milioni di euro ed un utile netto di 12,8 milioni. L’altro concorrente sarebbe invece la Fiera di Verona, la terza in Italia dopo Milano e Bologna. In soldoni, l’iniezione minima prevista sarà superiore ai 21 milioni di euro. La compagine azionaria di PadovaFiere, risulterà alla fine composta per il 60\% dai nuovi partner, per il 16\% dal Comune, per un ulteriore 16\% dalla Camera di Commercio e per il restante 8\% dalla Provincia.