Rassegna stampa

Sistema fiere a caccia di sinergie

Martina Milia

TRIESTE

La fusione è lontana, ma la sinergia è possibile. A partire dalla promozione e dalla programmazione degli eventi. Il sistema fieristico del Friuli-Venezia Giulia è pronto a fare un passo avanti. Se l’obiettivo a cui tendere, richiamato anche dal presidente della Regione, Renzo Tondo, è la creazione di un unico soggetto, i passi da compiere e gli ostacoli da superare per arrivare all’unificazione sono tanti. La volontà e le diverse esigenze dei soci, per cominciare: 31 soggetti (18 a Trieste, 7 a Udine e Gorizia, 6 a Pordenone) distribuiti nelle tre spa che fanno capo a Pordenone Fiere, Udine e Gorizia Fiere e Fiera di Trieste. Tre amministrazioni diverse, tre quartieri fieristici che coprono complessivamente 71mila metri quadri di superficie espositiva – quando Verona da sola ne occupa 125 mila, Bologna 180mila, Milano 470mila – e tre organizzazioni di eventi che possono anche creare concorrenza interna. Soprattutto tra Pordenone e Udine-Gorizia. Attualmente le due fiere hanno in programma, nel calendario annuale, tre eventi molto simili: uno dedicato all’ortoflorovivaismo (Ortogiardino a Pordenone e Pollice verde a Gorizia), uno pensato al settore del benessere (Gaia a Pordenone e Naturalmente Show a Udine) e un terzo sul mondo del radioamatore e delle componenti elettroniche e informatiche (Radioamatore a Pordenone, Computer Fest a Udine e Gorizia).

Razionalizzare la macchina fieristica sembra l’unica strada possibile, condivisa dai presidenti degli enti, pur nella consapevolezza che le condizioni di partenza sono diverse. Sia dal punto di vista societario – a Trieste ci sono molti soci privati, mentre Pordenone e Gorizia hanno prevalentemente partner istituzionali – sia da quello amministrativo: Pordenone ha chiuso il consuntivo 2007 con 300mila euro di utile netto, Trieste e Udine sono in passivo: la prima di 300mila euro circa, la seconda di oltre 1 milione. «Arrivare alla fusione non è semplice e difficilmente potrà avvenire in tempi rapidi – analizza Alvaro Cardin, presidente dell’ente pordenonese e di Unionfiere – ma ci sono dei passaggi intermedi che si possono già fare. Il primo, sul quale anche la Giunta regionale sembra concordare, è la nomina di un rappresentante della Regione (che non figura fra i soci di nessuna fiera, ndr) nel comitato tecnico che istituiremo perché ci aiuti a coordinare questo passaggio». Un passaggio che secondo Cardin parte «dalla programmazione degli eventi, che deve essere concordata per evitare doppioni ma anche progettata insieme con manifestazioni realizzate in collaborazione».

Il fronte comune sulla promozione degli eventi è il punto da cui partire anche per il presidente di Trieste, Fulvio Bronzi. «Dobbiamo essere ambasciatori del territorio e ciascuno di noi può impegnarsi a promuovere gli eventi degli altri, anche all’estero. Sulla fusione devono esprimersi i soci – dice Bronzi – ma come amministratori abbiamo il compito di avviare il processo attraverso sinergie». Arrivare alla «condivisione di un calendario unico che elimini i doppioni e valorizzi le eccellenze» e «creare una piattaforma logistica per la promozione regionale» sono le priorità del presidente di Udine e Gorizia Fiere, Sergio Zanirato. «L’unione con Gorizia – spiega – ha già portato dei risultati positivi. Il percorso verso l’unificazione è lungo e deve essere determinato dai soci, ma dobbiamo porre le basi perché si concretizzi».

Un’altra proposta avanzata dai presidenti è quella di costituire «una società unica per l’acquisto di materiali e per gli allestimenti – aggiunge Cardin – in modo da razionalizzare la spesa». Diversa la situazione per quel che riguarda la gestione del patrimonio immobiliare. In prospettiva si potrebbe arrivare alla costituzione di una fondazione. I tempi, però, non sono ancora maturi.
Bilanci in attivo solo nella Destra Tagliamento
300mila euro

L’attivo di Pordenone Fiere

Nel 2007 è stata l’unica a chiudere in nero. Udine e Gorizia hanno totalizzato perdite per oltre un milione, Trieste per 300mila euro

71mila

Metri quadrati

Sono la superficie coperta dei poli regionali, guidati da Pordenone (30mila), Udine (21mila), Trieste (11mila) e Gorizia (9mila)

1,158 milioni

I visitatori complessivi

Nel 2007 le manifestazioni dirette e indirette di Udine-Gorizia (585mila) e Trieste (323mila)

sono state le più frequentate

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