
Siglato primo accordo Ministero Attività Produttive ed Enti Fieristici
Urso: “Alleanza tra Made in Italy e sistema fieristico. Insieme per la prima volta il governo, le regioni, gli enti locali, le associazioni di categoria per promuovere la ‘Vetrina Italia’ nel mondo” Roma, 20 luglio 2004 – Non solo Italia. Tutte le manifestazioni fieristiche targate “Made in Italy”, da quella del Levante di Bari a quella campionaria di Milano, passando da quella di Roma, Vicenza e Verona, fino a Messina, sono pronte a crescere all’estero e puntano con decisione sulla strada dell’internazionalizzazione. Grazie al primo accordo sottoscritto oggi dal Vice Ministro delle Attività Produttive con delega al Commercio Estero, on. Adolfo Urso e da tutti i rappresentanti del sistema fieristico italiano: Piergiacomo Ferrari, Presidente dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, Gaetano Marzotto, Presidente del Comitato Fiere Industria, Adalberto Corsi, Presidente del Comitato Fiere Terziario e da Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza Stato Regioni.
Con quest’accordo” ha commentato il Vice Ministro “per la prima volta riusciamo ad avere una strategia operativa comune che coinvolge il governo, le regioni, gli enti locali, le associazioni di categoria. Tutti insieme per costituire quel ‘Sistema Paese’ che solo unito è forte e in grado di accompagnare le nostre imprese sui mercati internazionali. E, le manifestazioni fieristiche, rappresentano per le imprese la vetrina più importante per le loro promozioni”. Un ruolo sempre più importante quello delle Fiere nel contesto internazionale, che viene riconosciuto anche nel DDL per l’internazionalizzazione già approvato dalla Camera ed ora in discussione al Senato e che porterà, ha dichiarato Urso “le strutture fieristiche italiane all’estero ad essere anche sedi degli “Sportelli Italia” attraverso un’apposita convenzione con il Ministero”.
L’intesa prevede che i progetti presentati potranno avere copertura con una partecipazione complessiva del Ministero e delle Regioni interessate all’iniziativa fino al 50% dei costi. Due gli obiettivi principali: promuovere presso gli operatori esteri i contenuti delle manifestazioni fieristiche italiane, anche con l’ausilio delle tecnologie informatiche; ed esportare all’estero gli eventi di eccellenza del sistema fieristico nazionale, in linea con le strategie promozionali dei settori direttamente interessati alle manifestazioni e con il coordinamento regionale.
Partiremo subito” ha concluso Urso “per questo verrà costituito un gruppo di lavoro tecnico, presso il Ministero, composto dai soggetti pubblici direttamente interessati e da esperti individuati dall’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, dal Comitato Fiere Industria e dal Comitato Fiere Terziario per svolgere gli opportuni approfondimenti e valutazioni in materia di internazionalizzazione del sistema fieristico italiano”.
Il Ministero, le Regioni interessate, l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, il Comitato Fiere Industria e il Comitato Fiere Terziario si impegnano a sottoscrivere con gli altri soggetti individuati – ICE, SACE e SIMEST- intese operative per la realizzazione delle singole azioni concordate e l’attivazione delle relative risorse finanziarie, tenendo anche conto della possibilità di utilizzare procedure e finanziamenti comunitari e internazionali.
Le dichiarazioni di alcuni firmatari dell’accordo stesso:
Il Presidente dell’AEFI (Associazione Fiere ed Esposizioni Italiane), dott. Piergiacomo Ferrari, ha dichiarato che, finalmente con questo Accordo siglato con il Ministero delle Attività Produttive, si è conseguito uno degli obiettivi che, nel Libro Bianco sul sistema fieristico italiano, era stato individuato quale ricetta per il rilancio competitivo delle fiere italiane, ancora penalizzate da impedimenti di tipo infrastrutturale, burocratico e promozionale. È compito ora delle fiere italiane dare dimostrazione di saper fare promozione all’estero.
Il Presidente del CFI (Comitato Fiere Industria), Agenzia di Confindustria per le Fiere, dott. Gaetano Marzotto, ha dichiarato che l’adesione all’accordo siglato con il Ministero delle Attività Produttive, avviene nella consapevolezza che le manifestazioni fieristiche specializzate, di livello internazionale e nazionale, sono strumentali e strategiche alle politiche promozionali delle categorie imprenditoriali, nel processo di internazionalizzazione delle imprese. Ha altresì evidenziato che ciascuna componente del sistema fieristico italiano – quartieri fieristici e organizzatori di manifestazioni – svolgono un ruolo complementare al successo dell’intero sistema.
La dott.ssa Angela Pannuzzo, in rappresentanza del CFT (Comitato Fiere Terziario), un’Organizzazione che si riconosce nel sistema Confcommercio, nata per promuovere, organizzare e tutelare il sistema fieristico del Terziario, ha condiviso l’importanza di tale accordo ritenendo che esso rappresenti un passaggio fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle nostre fiere, delle nostre imprese e dell’economia nazionale. Fondamentale è, infatti, la massimizzazione, con questo Accordo, di sinergie tra azione dello Stato, attraverso il Ministero Attività Produttive, delle Regioni e del settore fieristico, in tutte le sue componenti (quartieri, enti e organizzatori).