
Shopping natalizio, Milano capitale delle buone occasioni
Mobili maggiolini intarsiati, gioielleria e bigiotteria fatte a mano, ma anche abiti dipinti, tessuti per la casa e borse in cotone: prodotti dell’artigianato mondiale che potremo vedere anche su terminali modernissimi come iPhone, iPad e smartphone e discuterne con gli artigiani. Milano è la capitale indiscussa dello shopping di design e del turismo degli outlet, una delle tappe europee per gli acquisti del lusso made in Italy ma a dicembre diventa anche la principale vetrina per i prodotti artigianali da tutto il mondo.
Nella settimana di Sant’Ambrogio arrivano milioni di visitatori da tutto il nord Italia per l’Artigiano in fiera, una manifestazione aperta a tutti e considerata una buona occasione per qualche acquisto da mettere sotto l’albero senza spendere un capitale. Negli stessi giorni, sotto il castello, gli Oh bej Oh bej sono un classico per i milanesi. Ai margini del quadrilatero della moda, poi, sotto Natale Milano offre anche altre possibilità.
La gigantesca manifestazione dell’Artigiano in fiera, che da qualche anno si tiene a Rho, rimane però l’appuntamento di punta a livello internazionale, una sorta di babele: da sabato, e fino al 12 dicembre, 2.900 artigiani di 109 paesi offriranno le loro “opere” a 3 milioni di visitatori, 330mila al giorno. E quest’anno nel villaggio globale dell’artigianato, che punta su abbigliamento, oreficeria, arredamento ed enogastronomia, entreranno matricole provenienti da Armenia, Bielorussia, Estonia, Polinesia, Nicaragua, Libia e Norvegia.
Fra le novità della fiera un’applicazione software per iPhone, iPad, iPod e gli altri smartphone che permette un contatto diretto con gli artigiani, soprattutto dopo la manifestazione: un aiuto per le micro-imprese «e una spinta alla imprenditorialità artigiana» sostiene Antonio Intiglietta, presidente di Gefi che organizza la manifestazione. Sugli smartphone scorreranno le fioriere verticali del senese Marsili, le tele che s’ispirano all’isola di Pasqua del cileno Jacimino Diaz, le palle di vetro dipinte a mano della romagnola Annalisa Pisanelli, le borse in cotone dell’inglese Bill Brown Bags, l’aceto balsamico del modenese Giusti secondo una nota ricetta del 1863 o le pellicce in pezzi unici del greco Furs.
Un tour nello shopping natalizio del capoluogo lombardo non può prescindere dalla fiera degli Oh bej Oh bej, che da 5 all’8 dicembre popolerà con più di 440 bancarelle il vialone che abbraccia il castello Sforzesco.
La fiera, un appuntamento classico a cui l’anno scorso – secondo un sondaggio della Camera di commercio – non ha rinunciato il 20% dei milanesi, fino al 2006 si svolgeva prima nei pressi della basilica di Sant’Ambrogio. La tradizione però è molto più antica e risale al XVI secolo. Tra rigattieri e piccoli antiquari, diventati con gli anni sempre più rari, si trova ogni tipo di merce, compreso l’artigianato etnico. Si trova di tutto, ma ciò che si cerca è soprattutto l’idea-regalo a buon mercato. Tanto che l’espressione Oh bej Oh bej, nel linguaggio popolare milanese, è diventata sinonimo di bigiotteria e chincagliera in genere. I banchi sono illuminati fino a sera, neve permettendo. E chi non trova il regalo che cerca può consolarsi con pane e salamella e, per scaldarsi, un bicchiere (di plastica) colmo di vin brulè.
Da un paio d’anni, il Comune sta cercando di riportare gli artigiani e i loro prodotti agli Oh Bej Oh Bej, dove l’abbigliamento mass market aveva preso il sopravvento. Quest’anno saranno quasi 150 i banchi di prodotti artigianali, in aumento rispetto alle ultime edizioni. Per i commercianti ritardatari, c’è anche l’edizione last minute al cavalcavia Bussa, sulla stazione Garibaldi.
Ma in centro a Milano in questo periodo ci sono almeno altri due luoghi per i patiti dello shopping pre-natalizio. Per chi pensa che il regalo è anche un’occasione, piccolissima, per costruire un mondo più giusto, da 14 anni c’è il Banco di Garabombo, a Pagano, dall’11 novembre al 9 gennaio. L’anno scorso ne sono stati battuti 40mila per un fatturato di poco inferiore al milione di euro.
Promosso dall’associazione Chico Mendes Altromercato, Radio Popolare e Librerie in piazza, il tendone del commercio equo e dell’economia solidale presenta quest’anno la sezione dell’economia carceraria, con le confezioni della Sartoria San Vittore realizzate dalle detenute di San Vittore e Bollate, il rosso novello “Fuggiasco” prodotto nel carcere di Velletri e le felpe Made in Jail di Rebibbia. Oltre ai prodotti alimentari di Libera Terra, provenienti da terreni confiscati alle mafie, anche cosmetici, arredi e un’ampia esposizione di libri.
Chi cerca invece addobbi natalizi, ceramiche inglesi, artigianato russo o tovaglie provenzali, da combinare con un giro nel cuore della città, può andare a piazza Mercanti. Giunto alla settima edizione, il mercatino di Natale ha aperto ieri e lo resterà fino al 6 gennaio. Un’ottantina di banchi che offrono anche dolciumi, vini, salumi e formaggi.
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Tra shopping, moda e cultura
1
L’ARTIGIANO IN FIERA
A Rho-Pero dal 4 al 12 dicembre
All’appuntamento di quest’anno ci sono 2.900 espositori provenienti da 109 paesi, con le new entry di Armenia, Bielorussia, Estonia, Libia, Nicaragua, Norvegia, Polinesia e Slovacchia. I prodotti artigianali riguardano abbigliamento, arredamento, oggettistica, oreficeria, gioielleria ed enogastronomia. Presenti anche 44 ristoranti tipici. Sono previsti 3 milioni di visitatori
2
IL QUADRILATERO DELLA MODA
Ponte dell’Immacolata
Idealmente delimitato da quattro vie del centro di Milano (via Monte Napoleone, via Spiga, corso Venezia e via Manzoni), il quadrilatero è la zona dello shopping più esclusivo e costoso. Tutti i marchi della moda e del lusso, compresi quelli di alta gioielleria, hanno almeno un negozio in questa zona, che da oggi sarà coinvolta da Led, festival internazionale dell’illuminazione di design
3
IL BANCO EQUO E SOLIDALE
Dall’11 novembre al 9 gennaio
È lo storico tendone dell’economia solidale e del commercio equo organizzato da Chico Mendes, Radio Popolare e Librerie in piazza, all’uscita della fermata metro di Pagano. Giunto alla sua quattordicesima edizione, quest’anno dedica una sezione all’economia carceraria. Sugli scaffali tanti libri ma anche prodotti biologici e quelli delle cooperative di Libera Terra
4
TEATRO ALLA SCALA
7 dicembre (Sant’Ambrogio)
La tradizionale Prima della Scala, che come ogni anno avviene il giorno di Sant’Ambrogio (patrono di Milano), quest’anno presenterà La Valchiria di Richard Wagner. Il maestro Daniel Barenboim dirigerà l’opera wagneriana che, nel terzo atto, farà riecheggiare nel teatro meneghino le celberi note della Cavalcata delle valchirie
5
FIERA DEGLI «OH BEJ OH BEJ»
Dal 5 all’8 dicembre in Piazza Castello
Conosciuta anche come la Fiera di Sant’Ambrogio, fino al 2006 si svolgeva intorno alla basilica dedicata al santo patrono della città. Ospita 441 bancarelle con qualsiasi tipo di merce. Da un paio d’anni l’assessorato alle Attività produttive del Comune sta cercando di riavvicinarla alla tradizione che la vuole caratterizzata dalla forte la presenza degli artigiani