Rassegna stampa

Sfida tra Ducati e i giapponesi

Daniele Lepido
MILANO
Nuda o carenata, l’importante è che sia aggressiva. O meglio “cattiva”, come dicono gli appassionati. Potrebbe essere ancora una moto italiana la “regina” della 66esima edizione dell’Eicma, il Salone milanese del ciclo e motociclo che aprirà i battenti oggi e si concluderà domenica 9 novembre, in un momento di crisi che non sta risparmiando al settore tagli e licenziamenti. E se alla kermesse delle due ruote di Colonia, lo scorso ottobre, la palma d’oro sembra essersela aggiudicata la Rsv4 di Aprilia – la versione stradale della sportiva che andrà al mondiale Superbike con Max Biaggi – all’ombra della Madunina il rosso Ducati potrebbe brillare ancora, contrastato dalle giapponesi. Per non rovinare la sorpresa molte case hanno preferito non anticipare le novità dell’Eicma, anche se in alcuni casi si tratterà solo di varianti “estetiche”. Certo è che, passeggiando tra gli stand in apertura oggi in quel di Rho-Fiera, si potranno toccare con mano gli ultimi bolidi, tra tecnologia e qualche nostalgia per il passato.
Molte le chicche del gruppo Piaggio, che con Aprilia risfodera la Shiver 750 Gt e la Mana granturismo, versione più ribelle della maggiorata da strada con il cambio automatico che monta un motore da 850 centimetri cubici. E se Gilera punta ancora sugli scooter con il nuovo Runner “Simoncelli” 250 e il Nexus 125, Guzzi evoca lunghi viaggi e avventura con una “montanara” aggressiva come la Stelvio 1200 Tt. Agli appassionati di vintage è riservata poi la V7 Café Classic, ispirata alla V7 Sport del 1972. E guarda sempre agli anni Settanta la Vespa S 150, che cresce di cilindrata e punta a replicare i fasti del “vespino”. L’iniezione elettronica è tra le novità della Vespa Gts 125 Super, sorella minore della 300. Cilindrata rivista anche per il Carnaby, che guardando (forse) all’Honda Sh ora monta un 300 centimetri cubici.
Sul fronte Ducati l’attesa è tutta per la Hyperfighter, la supernaked con la ciclistica e il motore della sportiva 1098, che tra le novità tecniche dovrebbe montare il sistema di scarico integrato con la parte di supporto della sella, realizzata in magnesio. In casa Bmw si punta sulla sportiva F800 R, naked di carattere, mentre un’altra “nuda” guadagna in potenza: è la K 1300 R, che sale a 172 cavalli.
Sul fronte giapponese Honda metterà in vendita dall’anno prossimo la Cb 1100 R, che riprende la linea con il doppio faro degli anni 80. Oltre al concept V4, c’è la “piccola” 125 da strada che si guida con la patente B, mentre altre novità targate Honda dovrebbero arrivare anche sul segmento degli scooter. Kawasaki rinnova la sportiva Er-6, anche se gli occhi sono puntati sulla Ninja Zx-6r, tutta rivista per il 2009, alleggerita nella struttura e con il motore quattro cilindri 600 ridisegnato. E poi Suzuki, con la nuova Gsx-R 1000 dotata di un motore più corto di 6 centimetri e un telaio più stretto. Yamaha dal canto suo aumenta di 2 cavalli la potenza della sua Yzf R1, arrivando a 182.
Un discorso a parte merita il capitolo veicoli “ibridi”, attenti all’ambiente e ai consumi, soprattutto nel segmento tre ruote. Si parte con l’Mp3 Hybrid della Piaggio (che si dovrebbe poter guidare, anche nella cilindrata 400 cc, con la patente dell’auto), che integra la tradizionale propulsione termica a basso impatto con la motorizzazione elettrica a emissioni zero. Peugeot lancia l’Hymotion 3, dotato di tettuccio che richiama il C1 della Bmw, con due motori elettrici alimentati da batterie al litio (da 4 Cv ciascuno) che aiutano quello a benzina. E novità “ecologiche” sono attese anche in casa Malaguti.
daniele.lepido@ilsole24ore.com

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