Rassegna stampa

Scocca l’ora dei privati

La Fiera del Levante, la principale manifestazione fieristica del Mezzogiorno, potrebbe ripartire da Gianfrancon Viesti, economista, ex assessore regionale vicino al presidente Nichi Vendola. Viesti sostituirebbe l’attuale presidente Cosimo Lacirignola, che lascerebbe un anno prima della scadenza naturale. Direttore generale sarà Leonardo Volpicella, che andrà ad occupare la poltrona del dimissionario Riccardo Rolli.
Cambi al vertice resisi necessari a seguito di dati di bilancio non brillanti – il disavanzo del bilancio consuntivo è di 4,7 milioni – che ha complicato sostanzialmente la permanenza al vertice dei due manager di punta.
Un vertice quindi decapitato e una lotta di potere che potrebbe portare a breve alla privatizzazione dell’ente fieristico barese per evitare – si afferma in ambienti della fiera – un tracollo finanziario. Il progetto di privatizzazione sembra effettivamente l’unica via d’uscita per una società che accumula perdite e registra minori ricavi. L’unico punto fermo è che l’eventuale nuovo azionista di maggioranza non potrà contare sui terreni, centrali, di fronte al mare, e valgono decine forse centinaia di milioni di euro. Non sarà facile trovare un gruppo industriale o una cordata di imprenditori pronti ad investire in una privatizzazione “parziale”, ma questa sembra l’unica via d’uscita.
Così, il privato o i privati potranno prendere in gestione gli spazi e pagare un affitto. Se ne parla, gira anche qualche nome, ma per ora niente di ufficiale. Ma non si può aspettare tanto, una decisione va presa in tempi non biblici.
I vertici della Fiera, intanto, proprio affrontando dei problemi di bilancio hanno sostenuto che depurando i dati dagli interventi straordinari, tutti connessi alla rigorosa osservanza della normativa vigente, dei criteri di prudenza e dei principi di revisione contabile, il risultato d’esercizio sarebbe stato ben diverso e non da oggi. Nel 2007 ci sarebbe stato addirittura un utile di circa 550mila euro, nel 2008 una perdita di circa 35mila e nel 2009 un perdita di circa 740mila.
La Fiera del Levante è composta da settori specializzati che formano un panorama unico ed eterogeneo in risposta alle tante esigenze del mercato; una grande fiera con una lunga storia alle spalle, sempre perfettamente allineata allo stato del l’arte che le nuove tecnologie hanno raggiunto.
La Campionaria generale rappresenta un grande punto di incontro tra domanda e offerta che muove circa 2mila espositori e oltre un milione di visitatori. La sua vocazione è da sempre quella di annullare le distanze tra l’Occidente industrializzato e i paesi del vicino e medio Oriente, del Sud-Est europeo e del bacino del Mediterraneo in via di sviluppo crescente, favorendo così lo scambio continuo di risorse e di know-how e acquisendo una funzione di propulsore del commercio e di volano per l’economia di tutti i protagonisti.
Gli sforzi della Fiera del Levante mirano anche a costituire un polo fieristico che sia centro di coagulazione degli interessi economici e commerciali dell’intero Mediterraneo, e per il quale la mediterraneità sia il valore aggiunto, il vero “marchio di fabbrica” delle sue iniziative, disegnando parallelamente un progetto di internazionalizzazione ormai irrinunciabile per qualsiasi impresa fieristica al passo coi tempi, impegnata nel villaggio globale in cui tutti viviamo.
vincenzo.delgiudice@ilsole24ore.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA Capacità espositiva in mq.
Dati 2010 Cermes Bocconi

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