Rassegna stampa

Scarpe e arredamento rilanciano pelle e concia

«Rispetto a un anno fa l’atmosfera è decisamente cambiata: tra gli imprenditori è tornato a diffondersi un po’ di ottimismo e questo si sta traducendo in una lenta ripresa degli ordini, soprattutto da parte del settore calzaturiero».
Salvatore Mercogliano, amministratore delegato di Lineapelle, presenta così la mostra internazionale di pelli, accessori, componenti e modelli per calzature, pelletteria, abbigliamento e arredamento che si apre oggi a Bologna. Fino a giovedì prossimo oltre mille espositori proporranno le novità per la primavera-estate dell’anno prossimo. Sono italiane 745 delle 1.040 aziende presenti a Lineapelle, le restanti 295 vengono da 44 paesi diversi e nell’ambito dei visitatori è attesa una forte presenza straniera: «La maggior parte degli espositori, 528, sono concerie – spiega Mercogliano –. Nel nostro paese la tradizione della lavorazione e della ricerca sulla pelle è tra le più radicate al mondo, ma negli ultimi anni il settore ha sofferto molto. Nel 2009 ha dovuto fare i conti anche con l’aumento dei prezzi della materia prima e un fatturato in calo del 15% per la sola industria conciaria».
I dati parlano chiaro: nel 2009 la produzione è calata dell’8% e ha chiuso il 4% delle aziende, con un calo del 6% degli addetti. L’export è sceso del 19%, le contrazioni maggiori sono state quelle dei flussi verso Cina (-26%), Spagna (-22%), Francia (-20%) e Stati Uniti (-46%). L’amministratore delegato di Lineapelle vuole però vedere il bicchiere mezzo pieno: «Oltre a una ritrovata vivacità del settore calzaturiero, conforta quello dell’arredamento di design e della carrozzeria, che per ora non sembra aver risentito dell’annunciata fine degli incentivi per il settore auto – spiega Mercogliano –. A questo punto la nostra priorità, oltre ad offrire alle aziende la vetrina migliore per le loro proposte, è muoverci, come istituzione fieristica, su altri due fronti. Il primo è quello della trasparenza: la legge sul “made in Italy” appena approvata dal Senato (si veda Il Sole 24 Ore del 10 marzo) è un passo nella direzione giusta, soprattutto per riaprire il dibattito sulla necessità di una vera etichettatura d’origine obbligatoria per i prodotti importati da paesi extra Ue. Quello che serve veramente, però, è un provvedimento a livello europeo, per il quale noi e molte altre associazioni del tessile-abbigliamento continueremo a batterci».
Il secondo punto riguarda l’aumento delle materie prime e le sue ragioni: «I produttori italiani acquistano all’estero per quasi il 90% e i costi della pelle “grezza” sono ripartiti intensamente a inizio d’anno per tutte le tipologie e su tutte le piazze. Le pelli di vacca sono cresciute del 20% in due mesi, il vitellame del 13%. Per vitelli, tori e ovicaprine i listini sono saliti fra il 5% e il 10%. Quello del grezzo è un problema particolarmente sentito dalle nostre imprese – conclude l’a.d. di Lineapelle –. La disponibilità comunitaria di pelli grezze, infatti, da almeno dieci anni segue un trend preoccupante: da un lato la Ue riduce le macellazioni (-2% medio annuo), dall’altro incrementa l’export del grezzo (+11%). Nel biennio 2008-2009 è stato registrato rispettivamente un calo dell’8% e un aumento del 35%. I principali concorrenti, Cina in testa, al contrario impongono sulle loro pelli grezze o semi trattate limitazioni all’export, così che la metà è sottratta al libero mercato».
A Bologna ci sarà il meglio della ricerca e delle tendenze per il 2011, grazie alla sezione Trend Selection, come spiega la curatrice Antonella Bertagnin: «Abbiamo diviso le proposte in tre parti: Couture club, per i prodotti più sofisticati e di fascia alta, Fashion activism e Sur impressions, dove si trova ciò che osa maggiormente ed è più legato alla moda. Anche se la vera tendenza, ormai, è creare prodotti destinati a durare ben più di una stagione: i trend non sono più meteore, ma fenomeni che evolvono, come dimostra l’uso dei pellami dorati o delle stampe animalier, esploso qualche stagione fa eppure presente, in forme evolute, anche a questa edizione di Lineapelle».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter