
Scarpe a Monaco, arredo a Mosca
L’internazionalizzazione è un fenomeno che – ormai da qualche anno – interessa da vicino anche il mondo fieristico, con i maggiori settori produttivi che sono fortemente attratti dalla possibilità di esporre i propri prodotti direttamente sui mercati di maggiore interesse.
Ma un problema almeno viene indicato concordemente da Rosario Messina, presidente di Cosmit Federlegno, del settore arredamento, e da Leonardo Soana, direttore generale dell’Anci, l’associazione dei calzaturieri, che rappresentano due categorie fra quelle di maggiore appeal per gli acquirenti stranieri e che sono due delle punte di diamante del made in Italy.
«Non è facile andare a esporre i nostri prodotti in quei Paesi – dicono all’unisono Messina e Soana – dove la rete distributiva non è abbastanza sviluppata e capillare per la commercializzazione delle produzioni di eccellenza come le nostre».
Anche se poi Messina indica gli Stati Uniti come il Paese con una rete distributiva non adeguata e Soana la Russia, «verso la quale – aggiunge con un certo rammarico – abbiamo anche non indifferenti problemi di inadeguatezza e inefficienza del sistema doganale».
Il Cosmit ha lanciato ormai da due anni i suoi saloni worldwide a Mosca e a New York, ma per Rosario Messina «mentre il mercato russo si è aperto in maniera molto interessante ed è ricettivo verso i nostri prodotti, quello statunitense ha molti meno negozi di fascia alta e predilige ancora la formula dello show room diretto.
Manca un numero adeguato di distributori e anche il cambio euro-dollaro ormai da tempo non ci è favorevole. A Mosca invece siamo passati, con tutti gli attori protagonisti del "sistema-casa" – dalle cucine alle lampade all’arredo bagno – da 180 espositori nel 2005 a 309 l’anno seguente, segno evidente dell’interesse che abbiamo suscitato anche nei confronti dei nostri associati. E per quest’anno dal 10 al 13 ottobre avremo uno spazio espositivo ancora più grande, sempre nel centro espositivo moscovita».
Molto più consolidata è invece l’esperienza del settore calzaturiero, che ha scelto ben prima questa strada, e da 12 anni espone i suoi prodotti al Moc di Monaco di Baviera e dal 1997 è presente con l’Obuv a Mosca.
«La Germania – spiega Soana – è il primo Paese importatore di calzature italiane al mondo e la posizione strategica di Monaco ci consente di avere visitatori anche dalla Svizzera e dall’Austria, per cui gli espositori sono sempre intorno alle 250 unità. A Mosca la nostra fiera diventa addirittura continentale, con visitatori da tutte le Repubbliche ex sovietiche. Su entrambi i mercati abbiamo due esposizioni l’anno ad aprile e ottobre e a Mosca organizziamo un evento anche a giugno. Anche in Germania, ma soprattutto in Russia, i nostri prodotti sono selezionati nella fascia medio-fine, fine e lusso a Mosca più che mai, visto che le scarpe a basso prezzo sanno benissimo di poterle trovare in Cina e Turchia, Paesi verso i quali, in quella fascia, non è pensabile di essere concorrenziali».
L’Anci, mentre in Germania espone in prima persona tramite le proprie strutture, a Mosca viene coadiuvata dalle strutture internazionali dalla Fiera di Bologna, ma già sta iniziando a strizzare l’occhio a Cina e India.
«Sono in corso – conclude Soana – i primi sondaggi, ma le Olimpiadi a Pechino nel 2008 e l’Expo a Shanghai nel 2010 sono due vetrine troppo importanti per poterci permettere di mancarle; in India seguiamo con interesse Mumbai. Si tratta di due mercati che le nostre stime ci indicano rispettivamente con 110 e 50 milioni di potenziali acquirenti per le calzature italiane».
LARGO AI NUMERI
+7,9%
L’aumento nel 2005 sul 2004
del numero di eventi organizzato nei primi 5 Paesi europei. In aumento anche i visitatori esteri (+2,5%), gli espositori totali (+1,5%) e quelli esteri (+0,9%) mentre sono in calo i visitatori totali (-3%) e le aree locate (-0,6%).
555mila
I metri quadrati affittati
in meno nel 2005 rispetto al 2004 negli eventi internazionali organizzati nei primi 5 Paesi europei. Il calo è del 3,5% contro quello del 6,3 del numero dei saloni (da 567 a 531), del 4,2% degli espositori e del 3,3% dei visitatori.
429mila
I metri quadrati locati
in più nelle manifestazioni nazionali e regionali organizzate nei primi 5 Paesi europei nel 2005 rispetto al 2004. Gli espositori totali crescono del 9,8% mentre calano i visitatori totali da 30,6 milioni a 29,8 milioni.
38%
La quota di mercato
posseduta dalla Germania tenendo conto delle superfici vendute nel biennio 2004/05. Seguono l’Italia con il 25%, la Francia con il 13%, la Spagna con l’11% e la Gran Bretagna con il 3% (altri 10%)
(dati Cermes-Bocconi)