Rassegna stampa

Sangalli: “Nuovi partner per il futuro del Marconi”

Il presidente della Camera d Commercio Gian Carlo Sangalli a ruota libera. Il numero uno di piazza della Mercanzia traccia un quadro della situazione attuale e indica le linee di sviluppo per l´economia bolognese. Un´alleanza tra il Marconi e gli aeroporti regionali italiani, e non più un asse con un hub internazionale. Via libera al sistema aeroportuale regionale, ma solo se supportato da adeguati investimenti economici da parte della Regione. Quanto alle privatizzazioni, quella del Marconi non si farà subito, ma sia per l´aeroporto che per la fiera l´orizzonte è la Borsa. Poi la giunta comunale: quella vecchia («volgare» l´uscita di Giorgio Guazzaloca che ha parlato di un ritorno al regime del partito unico, inserendo in esso anche la Camera di commercio). E quella nuova (buoni i rapporti con Sergio Cofferati, anche se sulla fiera in questo momento serve più cautela: «Non è opportuno che parli un solo socio, bensì la società. Lasciamola lavorare»). Infine, bisogna fare subito le infrastrutture e il passante nord, altrimenti, di fronte all´autostrazio quotidiano e agli attuali livelli di inquinamento, «continuare a discutere su cosa fare, e non realizzare mai nulla, vuol dire cadere nel ridicolo». Con l´attuale primo cittadino c´è piena sintonia: «Lunedì prossimo (domani-ndr) verrà alla Giunta della Camera di commercio a illustrare il suo programma di mandato, cosa mai successa in passato». Le prime spine però sono quelle della Fiera. Il “Cinese” auspica una alleanza con Rimini e Roma per contrastare Milano, il vicepresidente di Bolognafiere, Luigi Marino, ha chiesto maggiore cautela nelle affermazioni. «Questo è un momento molto delicato per Bolognafiere – dice Sangalli – ed è opportuno che parli la società e non un solo socio, anche se ha una responsabilità politico-istituzionale. Il management della fiera di Bologna è molto bravo, allora io dico: lasciamoli lavorare, che lo sanno fare bene». La Borsa? «Credo che sia un approdo, sia per la Fiera che per l´aeroporto, ma non è una prescrizione medica da farsi entro un certo giorno». Le attenzioni maggiori in questo momento sono inevitabilmente dedicate all´aeroporto di Bologna. Sangalli, che è presidente di Sab, promette che la sua presidenza «non avrà tempi lunghi», rivendica il lavoro fatto dall´azionista di maggioranza (la Camera di commercio, appunto) ed esplicita chiaramente che la strategia sulle alleanze è cambiata rispetto a qualche anno fa. «L´idea di collegarsi con un grande hub internazionale – spiega Sangalli – era legata alla situazione di quel momento. Alitalia era praticamente scomparsa da Bologna e c´era bisogno di internazionalizzare lo scalo. Oggi, però, le cose sono cambiate». «I grandi hub sono in difficoltà – prosegue il presidente della Sab – e lo stesso Marconi sta ripensando alla sua strategia commerciale, visto che il peso del trasporto low cost è cresciuto tantissimo. Abbiamo la pista più lunga e siamo già collegati con l´Europa e con altre destinazioni intercontinentali. Si potrebbe ipotizzare con più determinazione l´idea di una rete di aeroporti regionali italiani, ed è una riflessione che vorrei portare al cda della Sab». Sangalli è prudente sui nomi dei possibili partner, ma fa qualche esempio lo fa: «Prendiamo l´aeroporto di Catania, che oggi è gestito dalle Camere di commercio siciliane. Per fare le sinergie non è necessario essere vicini. Anzi, le sinergie non si fanno con gli scali con i quali c´è molta concorrenza, vedi Verona e Venezia. Molto più interessante il discorso con Firenze», e al limite quello con Torino (di cui già il Marconi controlla una piccola quota).

Newsletter