Rassegna stampa

Saiedue rompe con Bologna

Emilio Bonicelli

BOLOGNA

La Fiera di Bologna si prepara a «reagire con forza» per trasformare una brutta notizia in «un’opportunità». La brutta notizia è che a partire dal 2008 il Saiedue, il Salone internazionale delle finiture per l’edilizia, lascerà, dopo 25 anni, il capoluogo emiliano (probabile destinazione, non confermata, Milano). La reazione forte si concentrerà in due punti. Primo, avviare una nuova grande manifestazione sulle finiture per l’edilizia e l’architettura di interni al fine di sostituire il Saiedue. Secondo, intraprendere tutte le strade, comprese le vie legali, per difendere i diritti del polo fieristico emiliano. Le decisioni verranno prese oggi dal consiglio di amministrazione di Bologna Fiere, presideuto da Luca di Montezemolo.

«Abbiamo l’esperienza e la competenza per fare da soli una nostra nuova fiera dell’edilizia d’interni – spiega l’amministratore delegato di Bologna Fiere, Michele Porcelli – e qui sta l’opportunità. Incrementeremo così la quota di manifestazioni che controlliamo direttamente. Questa quota nel 2004 era pari circa al 30%, ora supera il 60% e crescerà ancora, mettendoci al riparo dagli imprevisti di un mercato turbolento».

Poi ci saranno le azioni legali. Nello scorso mese di marzo Federlegno, proprietaria di Saiedue, aveva siglato un’intesa con Bologna Fiere per mantenere la manifestazione nel capoluogo emiliano sino al 2010. Ora l’accordo viene stracciato e potrebbero scattare pesanti penali. «Quella di Federlegno è una decisione incomprensibile, che crea amarezza», afferma Porcelli. Tra i temi di cui si parlerà nel cda di oggi anche la proposta, venuta dal sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, di una più stretta alleanza con Rimini Fiera. «Un’ipotesi da approfondire senza pregiudizi».

Circa i risultati economici, BolognaFiere prevede per il 2007 fatturato e risultato operativo «in crescita significativa». Nel 2006 il giro di affari ha toccato i 118 milioni di euro. Erano 80 nel 2004. In programma ci sono 60 milioni di investimenti per la costruzione di un nuovo padiglione che porterà la superficie espositiva lorda a 200mila metri quadrati. Dopo l’inaugurazione del nuovo casello autostradale dedicato alla Fiera, altri 53 milioni serviranno per la realizzazione del parcheggio Michelino, capace di 7.500 posti. Ulteriori investimenti arriveranno al fine di crescere per linee esterne, perchè, afferma Porcelli, «siamo all’attacco» e «in programma ci sono anche nuove acquisizioni».

Intanto Bologna Fiere si prepara ad aprire al pubblico domani Artefiera Art First, con oltre 200 prestigiose gallerie internazionali d’arte moderna. Un evento che coinvolgerà, oltre al quartiere fieristico, anche la città con opere d’arte moderna nei più suggestivi edifici storici bolognesei. A settembre Artefiera debutterà poi in Cina con ShContemporary, prima manifestazione d’arte realizzata in Asia da un polo fieristico occidentale. «Siamo la Fiera più internazionalizzata», commenta Porcelli. Tra gli sponsor di Artefiera Alfa Romeo che metterà in mostra una propria opera d’arte: l’Alfa 8C Competizione.



www.bolognafiere.it

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