Rassegna stampa

Roth (Fiera): “Le mega-torri non cambieranno”

MILANO – Il metodo con cui è stato pensato, sviluppato e concluso il processo di riqualificazione dei due terzi dell’area di Milano occupata, per oltre 80 anni, dallo storico quartiere fieristico rappresenta «un modello unico» (e ripetibile) nel nostro Paese. Lo ricorda il presidente di Fondazione Fiera Milano, Luigi Roth, che assieme a Claudio Artusi (amministratore delegato di Sviluppo sistema fiera Spa) ha appena pubblicato un libro sull’argomento (edizioni Il Sole-24 Ore). Roth precisa che al progetto vincitore, quello della cordata CityLife (raffigurato nell’illustrazione), verranno apportate d’intesa con il Comune di Milano solo piccole modifiche funzionali – un intervento previsto nel bando di gara – che produrranno «un’ottimizzazione della cubatura» complessiva e un aumento, pari a 10mila metri quadrati, delle aree verdi, comprese le aree aggiunte di piazza Giulio Cesare e piazza Sei febbraio. Le tre mega-torri progettate da Arata Isozaki (210 metri), Daniel Libeskind (150 metri) e Zaha Hadid (175 metri) «non subiranno invece alcuna modifica».

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