
Risorse mirate su Internet e fiere
BOLOGNA
La crisi non comprime gli investimenti delle imprese nella comunicazione. A tracciare un’analisi dell’andamento del settore sono le due maggiori agenzie di comunicazione di Bologna: Gmpr e Homina. Se in futuro non è escluso che la recessione possa indurre le aziende più piccole a contrarre le risorse destinate a questo capitolo di investimento, la crisi per ora non produce effetti.
Si assiste invece a un travaso verso modalità di comunicazione più innovative rispetto ai classici canali.
Funzionano strumenti come il web, ma anche le pubbliche relazioni, la presenza alle fiere così come sulla stampa specializzata, con una comunicazione diretta a un target definito. «Allo stato attuale – spiega Omer Pignatti, senior partner di Homina, 28 addetti, tre filiali a Milano, Roma e Torino e un fatturato annuo di 3 milioni – non rileviamo una situazione di difficoltà, anche se è possibile che in futuro le piccole imprese possano decidere contrazioni degli investimenti. Soprattutto le grandi imprese tendono a non diminuire le risorse per la comunicazione perché hanno bisogno di mantenere le posizioni di mercato acquisite. Sono gruppi il cui management ha già affrontato la crisi dell’11 settembre.
Ma se allora erano impreparati oggi hanno acquisito una consapevolezza che li porta a fare scelte meditate». Si mostra fiducioso anche il presidente di Gmpr (4 milioni di fatturato, 30 addetti), Rolando Gualerzi. «Chi in passato ha lavorato bene sui propri asset – dice – mantiene inalterati gli investimenti; chi non li ha mai fatti comincia ad avvertirne invece la necessità, come nel caso delle imprese immobiliari e di costruzione». Per Gualerzi non ci sono indicazioni di contrazione della richiesta di comunicazione: «Ciò che sta cambiando invece è la domanda del tipo di comunicazione, più orientata alle business relations, al direct marketing, al web, alla presenza alle fiere di settore, considerate strategiche».
Na. R.