
Rimini potenzia le strutture e mira alla Borsa
«Nonostante le difficoltà generali dell’economia, nel 2003 abbiamo rispettato il nostro budget, realizzando un fatturato consolidato pari a 53 milioni di euro. Nell’anno in corso contiamo di poter aumentare sia i ricavi, che dovrebbero raggiungere i 65 milioni, sia la superficie venduta». Lorenzo Cagnoni, presidente della Fiera di Rimini, è ottimista sul futuro. Non nasconde le incertezze che ancora rimangono in alcuni comparti produttivi, ma è convinto che la ripresa sia iniziata e che si consoliderà nei prossimi mesi.
«Per il 2004 ci sono segnali di miglioramento, soprattutto per alcuni settori che interessano direttamente le nostre manifestazioni espositive. Mi riferisco, ad esempio, al turismo, nel quale stiamo aumentando l’impegno e le iniziative. Al l’inizio di ottobre, inoltre, si svolgerà, presso il nostro quartiere fieristico, Tecnargilla, la rassegna leader mondiale per le macchine destinate all’industria della ceramica. Questo evento da triennale diventerà biennale».
Tra le altre novità attese per il 2004 vi sono Travel village, nuova rassegna sul turismo rivolta direttamente al consumatore finale (che si svolgerà a giugno, in concomitanza con il Festival del fitness) e My special car show, il salone dedicato ai produttori di auto speciali, sportive e personalizzate (in programma nel prossimo mese di aprile).
Nell’anno in corso sono poi attese importanti iniziative che serviranno a potenziare la capacità espositiva e la mobilità verso il quartiere fieristico riminese. Entro il mese di gennaio diventerà pienamente operativa la stazione ferroviaria della Fiera, sulla linea Bologna-Ancona. Entro l’estate saranno pronti i due nuovi padiglioni, sul lato ovest, che si aggiungeranno agli otto in funzione.
Procede, intanto, il percorso verso la privatizzazione. «Entro febbraio – spiega Cagnoni – si procederà a un aumento di capitale, tra il 15 e il 20%, che permetterà l’ingresso di investitori istituzionali e di partner strategici. I nuovi soci ci aiuteranno ad ampliare il business aziendale. Entro il 2006 pensiamo poi di quotare Rimini Fiera alla Borsa di Milano, ponendo sul mercato un’ulteriore quota di capitale sociale. Ma non è tutto, una volta raggiunta la massima espansione, in termini dimensionali, entro il 2008, vi saranno tutti i presupposti perché i soci pubblici, se lo desiderano, possano liberamente esercitare la loro facoltà di cessione di un’ulteriore consistente parte delle loro quote di partecipazione. In tale modo l’ente espositivo diventerà una società per azioni a maggioranza privata».