Rassegna stampa

«Rassegne mirate su target diversi»

La Fiera di Bolzano continua a crescere. Nata nel 1948 con la sola manifestazione autunnale, ora conta 15 rassegne, di cui sette annuali (Fiera d’autunno, Prowinter, Tempo libero, Medi@, Hotel, Interpoma e Preziosa) e le altre a cadenza biennale (Racing zone, Arredo, Bauschau, Lignomec, Floralia, Prodonna, Alpitec, Agrialp); ospita inoltre cinque giornate d’acquisto, destinate ai soli operatori del settore (Shoe collection, Mode&country collection, Sport mode collection, Jeans&casual, Salus).
Gernot Rossler, presidente della Fiera, ricorda la prima edizione: «La inaugurò Alcide De Gasperi, si tenne in piazza del Tribunale tra il palazzo di Giustizia e quello degli Uffici finanziari; sopra lo spazio espositivo correva una seggiovia, ma non di una ditta altoatesina, era della Graffer di Trento».
Successivamente, venne realizzata la sede di via Roma, che sarebbe poi stata abbandonata nel 1998 per passare all’attuale sede, con uno spazio espositivo pressoché raddoppiato, nella zona commerciale di Bolzano sud. Il nuovo complesso misura 40mila metri quadrati tra la superficie espositiva e l’annesso centro servizi; all’occorrenza, vi si aggiungono cinquemila metri quadrati dell’adiacente struttura polifunzionale “Palaonda”. La precedente disposizione prevedeva padiglioni specifici: dell’Austria, della Germania, dell’artigianato, dell’Associazione industriali. «Il soggetto, allora – racconta il presidente – era l’espositore; ora è la Fiera e non ci sono più espositori che si sentono di seconda categoria rispetto ad altri ritenuti privilegiati». É cambiata anche la denominazione della rassegna principale: prima era “Fiera campionaria internazionale”, ora è “Fiera d’autunno”.
«Il termine campionario – spiega Gernot Rossler – è superato se non viene riferito alle poche fiere primarie e specializzate dove, in effetti, vengono presentati prodotti nuovi per il lancio sul mercato. É cambiato il mondo e, conseguentemente, il modo di operare. I nuovi prodotti, oggi, vengono presentati assai più attraverso Internet che non nelle fiere; queste ultime, pertanto, hanno assunto la funzione di incontro fisico e di conoscenza effettiva tra gli operatori; di appuntamento e di marketing. Si è sentita anche l’esigenza di operare delle distinzioni, scorporando le rassegne a carattere specialistico, rivolte soprattutto agli operatori dei singoli settori; la rassegna d’autunno, invece, è divenuta assai più manifestazione di consumo e si dirige alle famiglie».
I cambiamenti hanno investito anche la struttura sociale della Fiera di Bolzano, passata da ente a Società per azioni, con la Provincia autonoma di Bolzano che possiede il 61,80% del pacchetto azionario, ripartito in quote decrescenti tra Regione Trentino-Alto Adige (28,11%), Comune di Bolzano (4,84%), Cooperativa “Amici della Fiera” (3,28%), Camera di commercio (1,73%), Associazione allevatori di bestiame (1,40%), Fondazione Cassa di risparmio (1,38%), Banca di Trento e Bolzano (0,28%), Banca Popolare dell’Alto Adige (0,28%), Unione spedizionieri (0,16%).
Tra le novità del 2003 c’è stata “Prodonna”, con prodotti e servizi dedicati al pubblico femminile, ma anche con rappresentazioni, eventi e dibattiti su temi come la salute, il benessere, la moda, ma anche la formazione professionale, le pari opportunità e la possibilità di conciliare lavoro e famiglia. Altra novità è rappresentata dall’alternanza sinergica tra l’Alpitec, organizzata dalla Fiera di Bolzano, e la Interalpin indetta da Innsbruck.
Per il 2004, Rossler annuncia una nuova nascita: la “Viatec”, rassegna dedicata a impianti, tecnologia e attrezzature per la costruzione e la manutenzione delle strade, con particolare riferimento al sistema viario dell’arco alpino, considerate le specificità e le difficoltà a esso connesse. La rassegna verrà organizzata in collaborazione con esperti dell’Autostrada del Brennero.

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