Rassegna stampa

«Quella legge sulle Fiere va corretta»

BOLOGNA – «La Regione sani le irregolarità presenti nella legge sulle fiere». Lo chiede Giorgio Dragotto (nella foto), consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente del consiglio, in una interrogazione alla giunta, dopo che la normativa regionale in materia fieristica (legge regionale 12/2000), con «irregolarità già presenti nella precedente legge (43/1980)», è divenuta oggetto di una procedura d’infrazione da parte della commissione europea. La vicenda, ricorda Dragotto, si concluse nel 2002 con una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, che riconosceva nella legge del 1980 «articoli in violazione sia del principio della libera prestazione dei servizi, sia della libertà di stabilimento». In particolare, si contestavano i vincoli sul carattere periodico delle manifestazioni, l’iscrizione in un calendario fieristico, la necessità di un’autorizzazione regionale e altre forme di subordinazione organizzativa delle società agli enti pubblici. «La legge del 2000 non pare aver sanato questi vizi – afferma l’esponente di Forza Italia – mettendo la Regione a rischio di penalità pesanti (da 300 mila a 500 mila euro al giorno, ndr). Richieste di adeguamento sono venute dal Ministero degli Affari esteri e dalla commissione stessa, ma nulla finora è stato fatto». Da queste considerazioni Dragotto fa discednere la necessità di un chiarimento. Chiede quindi quali attività ed autorizzazioni siano state disposte in difformità rispetto alle normative europee, quali responsabilità siano già prefigurabili e sollecita quindi un intervento della Regione per sanare celermente le irregolarità.

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