
Promosso il Palaexpò spezzino
Pierpaola Grillo
LA SPEZIA
Quando, quasi un anno fa, il serpente di acciaio,vetro e cemento adagiato a pochi metri dallo svincolo autostradale aprì le fauci per ingoiare i primi visitatori, i giudizi non furono unanimi: troppo piccola quella struttura per ospitare le fiere più grandi, troppo grande per eventi minori sostennero i detrattori . Oggi, a distanza di undici mesi e con dieci eventi alle spalle, il Palaexpò, il nuovo centro fieristico della Spezia – sostiene chi ha voluto e realizzato la struttura – ha superato l’esame.
Un giudizio confortato dai numeri: l’impianto ha garantito l’allestimento di dieci manifestazioni, al ritmo quindi di un evento al mese; ha retto l’onda d’urto di 130 mila visitatori; ha contribuito a diversificare l’offerta e quindi ha attratto domanda anche da fuori provincia.
Un bilancio che Stefano Senese, direttore della Camera di Commercio e della società che gestisce il centro fieristico giudica positivo: «Il periodo di rodaggio e sperimentazione si è concluso positivamente sia sotto il profilo dell’efficienza del complesso sia sotto quello della qualità delle iniziative. Ora stiamo lavorando a un programma di eventi diversificati: dalle iniziative rivolte alle imprese – con un’attenzione particolare rivolta al settore della nautica e all’innovazione tecnologica su cui lo sviluppo del territorio punta molto – alla cultura».
Il Palaexpò inaugurato da Smart 2007, una grande vetrina internazionale della cantieristica militare e civile, ha ospitato anche concerti, convegni, congressi, fino al primo meeting regionale della coooperazione sociale che ha riunito sotto lo stesso tetto decine di associazioni no-profit. E l’agenda della società fieristica presieduta da Roberto Ferrarini è fitta di appuntamenti: Salone degli sposi, Domus e Schola-Formalavoro a novembre; agroalimentare a dicembre. Nei "ritagli" di tempo il centro ospiterà i congressi degli ordini dei medici e degli avvocati. «Siamo aperti a qualunque suggerimento e impulso da parte del territorio», chiosa Senese.
Costato oltre 5 milioni di euro, realizzato in due anni di lavori il Palaexpò è organizzato su tre livelli, collegati da "rampe" prive di barriere architettoniche e ascensori. Un impianto pensato in funzione di un impiego flessibile: mostre ma anche spazi per favorire incontri collaterali one-to-one.
Una "formula" che sarà utilizzata, ad esempio, dagli organizzatori di Spifiera , il primo salone dei servizi per le imprese, che ha aperto i battenti stamani. Tre giorni di stand espositivi ma anche convegni, confronti ed opportunità di fare incontrare chi cerca e chi offre servizi destinati alla piccola e media impresa: dalla logistica integrata alla gestione del patrimonio immobiliare, dal marketing all’amministrazione; dalla finanza e controllo alle risorse umane (vedi articolo sotto).
«Una fiera al servizio degli espositori deve mirare soprattutto a soddisfare i clienti», dice Emanuela Ferrari, titolare della società di consulenza aziendale EFerrari che ha creato il format di Spifiera che all’esordio potrà contare su settanta espositori. «Una solida piattaforma – continua Ferrari – per un evento che aspira a diventare un punto di riferimento per il business e la cultura di impresa. La nostra area ha maturato una progressiva trasformazione dal settore manifatturiero tradizionale al terziario e ai servizi avanzati. La fiera quindi è destinata a crescere, la seconda edizione è già prevista anche se, dovendo seguire uno scenario in rapida evoluzione, è probabile dovrà evolvere per soddisfare nuovi bisogni».
La piccola impresa intanto guarda con interesse all’evento: «La Confartigianato ha deciso di partecipare – spiega Menchelli, direttore della Confartigianato spezzina – in coerenza anche con l’impegno di offrire una gamma sempre più ampia di servizi alle aziende associate, in particolare alle start-up». Menchelli offre anche un giudizio sull’esperienza del centro fieristico: «Possiamo ritenerci soddisfatti, nonostante le perplessità sulla disposizione degli spazi. Siamo però vicini a Genova e Carrara, realtà fieristiche consolidate. Possiamo competere a condizione di proporre qualità e di elevare l’accoglienza della città sia sotto il profilo dei servizi pubblici che delle strutture ricettive: dobbiamo offrire un pacchetto completo».
ATTIVITÀ IN CIFRE
130mila
Visitatori
È il numero di ingressi registrato nei primi 11 mesi
di attività della Fiera, per un totale di 10 manifestazioni ospitate
5 milioni
di euro
È il costo della struttura fieristica realizzata in due anni
56%
Le quote
La maggiornaza della società
è detenuta dalla Camera
di Commercio spezzina, il 29% è del Comune di La Spezia, il 10% della Filse (finanziaria regionale),il 55% della Provincia
5.150
Metri quadrati
Lo spazio espositivo è così suddiviso: 3.500 metri quadrati al piano terra, 900
al primo piano e 750 al secondo