
Project financing per un nuovo polo nel Cosentino
Luigia Ierace
COSENZA
Costerà 20 milioni e sorgerà a Fuscaldo, in provincia di Cosenza, il centro fieristico da realizzare con il sistema della finanza di progetto. Un progetto ambizioso per un Comune di 8.600 abitanti, che puntando sulla grande vocazione turistica del territorio, sulla costa tirrenica, si candida così a diventare un polo nazionale con spazi per convegni e tutti i servizi necessari, a partire dalla ristorazione. L’idea è del sindaco Davide Gravina che ora vuole dare concretezza a uno dei punti qualificanti del suo programma politico. Già previsto nel Piano triennale delle opere pubbliche, il progetto fa leva sulla posizione baricentrica del territorio di Fuscaldo, ben collegato ai nodi infrastrutturali dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria lungo la superstrada SS. 107, dell’aeroporto di Lamezia terme attraverso la SS.18 e quello di Scalea di prossima apertura. Ubicato sull’asse Falerna- Praia a Mare, può vantare un potenziale bacino di utenza di circa 70mila abitanti, senza considerare i Comuni della Media Valle del Crati, facilmente raggiungibili con strutture viarie trasversali. «Vogliamo – dice il sindaco – rilanciare il settore commerciale, anche con una politica innovativa per l’esposizione dei prodotti».
Il sito individuato per la costruzione del polo fieristico ha una superficie di 10mila metri quadrati: «Sono numeri indicativi – dice il sindaco –. Lo spazio non manca, si potrebbe costruire anche un grattacielo. La superficie che il Comune può mettere a disposizione può arrivare fino a 30mila mq. Ed anche i 20 milioni sono la base di partenza, la scommessa che vogliamo lanciare è invogliare gli imprenditori, singolarmente o consorziati, ad investire».
Sarà il Comune a scegliere l’idea più interessante e a riconoscere al progetto prescelto la pubblica utilità subordinatamente alla condizione che il promotore acquisisca tutte le autorizzazioni previste. Le proposte vanno presentate al Comune entro il 30 giugno. Per individuare la proposta da qualificare di pubblico interesse, l’Amministrazione comunale, avvalendosi di un’apposita commissione, procederà ad un esame comparativo, entro quattro mesi. La valutazione terrà conto in primo luogo del valore tecnico del progetto, poi del valore economico e finanziario del piano, del contenuto e clausole della bozza di convenzione e della durata della concessione. Qualora una delle proposte sia riconosciuta di pubblico interesse, il Comune provvederà ad indire una gara da svolgersi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per individuare le due migliori, se esistenti, per procedere alla successiva procedura negoziata. La proposta del promotore, posta a base di gara, è vincolante per lo stesso qualora non vi siano altre offerte nella gara. Le idee sono tante, si spera anche i privati pronti ad investire. «Qualche manifestazione di interesse è già cominciata ad arrivare», assicura Spinarelli.