
Priorità alla genialità italiana
La cordata tutta italiana capitanata da Pirelli Re ha scelto il genio di Renzo Piano per vincere la gara della Fiera. Ma ci saranno anche alcuni giovani talenti a disegnare una parte del progetto, un modo per dare voce alle nuove generazioni.
Una cordata all’insegna dell’imprenditorialità e del genio italiani. É stato proprio l’intento di mettere in evidenza queste caratteristiche a guidare le scelte di Pirelli & C. Real Estate, capofila di un pool di aziende che raggruppa Vianini Lavori e Roma Ovest Costruzioni, entrambe società appartenenti al gruppo Caltagirone, oltre a Unicredit Real Estate, la realtà immobiliare di una delle principali banche italiane. Unico il progettista della cordata, che si è affidata al genio dell’architetto italiano più noto a livello internazionale: Renzo Piano. É dunque questa somma di credenziali importanti, che arrivano tanto dalle aziende esecutrici quanto dal progettista, il punto di forza della cordata in questione.
«Si tratta di un pool di aziende tutto italiano», sottolineano dalla società guidata da Carlo Puri Negri, «abbiamo preferito puntare sulla grande unità del progetto, evitando di dare voce a una molteplicità di pareri e di idee. La scelta è ricaduta su Renzo Piano perché è l’architetto italiano più noto a livello internazionale». Ma non sarà solo Piano a disegnare il volto finale dell’ex quartiere Fiera, qualora dovesse vincere la gara. La cordata ha previsto, infatti, di affidare la progettazione di alcuni degli immobili a un gruppo di giovani architetti, in modo da dare la possibilità a voci nuove di esprimersi. Non è ancora definito come saranno scelti questi giovani talenti che seguiranno comunque le linee guida di Piano. A dare le credenziali alla cordata sono anche lo spessore e la storia delle aziende che vi partecipano. Gli advisor sono Ubm e Merrill Lynch, la banca di riferimento Unicredito Italiano.
Pirelli & C. Real Estate è una delle principali società immobiliari presenti sul territorio italiano. Nata nei primi anni 90 con il nome di Milano Centrale, storico marchio del Gruppo Pirelli, nel 2001 ha cambiato nome diventando Pirelli & C. Real Estate. Oggi Pirelli Re, controllata da Pirelli & C. Spa che ne detiene il 61,143% del capitale, ha sedi a Milano, Roma e Napoli ed è quotata in Borsa dal giugno del 2002. All’interno della cordata Pirelli & C. Real Estate ricopre il ruolo di gestione integrata dei processi di progettazione a livello urbanistico, edilizio, ambientale e delle infrastrutture.
Ma la società della galassia Pirelli nel suo quotidiano si occupa anche di altre attività: società e fondi, una rete di agenzie in franchising per la distribuzione di servizi immobiliari e finanziari al mercato retail. É di fine aprile 2004 la novità che Unicredit Banca per la Casa si è unita alle Generali e Selmabipiemme Leasing nell’azionariato di Pirelli Re Franchising. I tre soci detengono ciascuno una quota del 10% mentre il 70% resta nelle mani di Pirelli Re.
Nel 2003 è partita l’attività di gestione di fondi comuni di investimento immobiliare ad apporto con la promozione di Tecla Fondo Uffici, primo fondo immobiliare ad apporto privato quotato in Italia. Le dimensioni di Pirelli Re stanno registrando una buona crescita, sostenuti anche dal boom immobiliare che da qualche anno interessa il settore, e sulla scorta del quale l’azienda è andata in Borsa. Al netto delle operazioni di acquisizione, nel bilancio di fine esercizio 2003 il gruppo ha registrato un valore aggregato della produzione di 1.525,5 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto al 2002. Il risultato operativo è ammontato a 128,1 milioni di euro, in aumento del 25% rispetto al 2002: trend di aumento confermati anche dai risultati trimestrali.
Accanto a Pirelli Re c’è, come anticipato, la Vianini Lavori, un’impresa di costruzioni romana controllata dal gruppo Caltagirone attiva nelle opere di ingegneria civile in Italia e all’estero. Il primo stabilimento industriale della Vianini risale al 1890 ma come Impresa Generale di Costruzione la società ha iniziato la propria attività nel corso degli anni 20 prevalentemente in Europa, Asia, Africa e nel continente Americano. Negli anni la società ha costruito 2000 km di strade, 250 km di gallerie, 3mila km di acquedotti e condotte, ferrovie, metropolitane, ponti, viadotti e sei aeroporti nel mondo. In Italia Vianini ha costruito otto fabbricati a Torre nel nuovo centro Direzionale di Napoli e la II Università di Roma “Tor Vergata”. Roma Ovest Costruzioni, che partecipa al progetto Fiera in qualità di promotore immobiliare, si occupa soprattutto di studi di fattibilità, di inserimenti ambientali e della realizzazione di progetti urbanistici complessi sul territorio romano. Proprio per queste capacità ha partecipato allo sviluppo del Centro direzionale di Napoli.
Ultimo dei quattro componenti della cordata in questione, che partecipa come investitore, è Unicredit Real Estate, la società del Gruppo Unicredit creata nel corso del 2003 con il preciso scopo di organizzare e gestire il patrimonio immobiliare del Gruppo bancario di piazza Cordusio. In attesa di sapere quali cordate entreranno nella short list, prima selezione effettuata per ridurre a tre la rosa dei partecipanti in vista della fase finale, si cerca di capire quali saranno i punti di forza dei diversi progetti. La segretezza, richiesta dalla Fiera e mantenuta dai concorrenti, non permette di avere indiscrezioni sulla progettazione del l’area. É facile, comunque, intuire che anche il progetto della cordata Pirelli Re sarà focalizzato sulla presenza di una grande area verde, secondo i vincoli del bando, e che probabilmente saranno destinati a parco più di quei 120mila metri quadrati indicati inizialmente. Tutti coloro che sono in gara hanno capito, infatti, che Milano ha bisogno di un parco di grande respiro, sul modello di altre grandi metropoli europee che hanno saputo sposare costruzioni e parchi spesso senza limiti di continuità. É proprio questo il nodo cruciale per realizzare, come richiesto dalla Fiera, una zona vivibile per chi la abita, per chi ci lavora, per chi la visita e perfettamente integrata con il resto del quartiere pre-esistente. Altra caratteristica che potrebbe accomunare i progetti è lo sviluppo in altezza delle costruzioni, per garantire la presenza di ampi spazi pubblici e sfruttare la possibilità di costruire case di svariati piani.